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#1
28 aprile 2010
 

Forse i gentiluomini possono incontrare persone in vita, degne d'ammirazione tra 'i senza fama' e 'i senza gloria'.
Ho conosciuto poeti sconosciuti e artisti dimenticati dalla critica. Non posso chiamarli miti, ma li inviterei volentieri a far parte di un cenacolo.

"Meglio fuggire dalla guerra atroce
del piacere, dell'oro, dell'alloro…"

Paola
ex voce anonima del 'marvelous boy'

Commento di utente anonimo — 28 aprile 2010 il 14:04

#2
28 aprile 2010
 

…sì ma il mito, dov'è il profumo dei miti?

Commento di Sanfedista — 28 aprile 2010 il 17:58

#3
28 aprile 2010
 

Grazie d'aver risposto.
Bisognerà forse interrogarsi sul senso da attribuire alla parola 'mito' e ricercare la fragranza del profumo che emana.
Il mito è racconto di figura fuori dal tempo e dalla storia che non conosce fama, né gloria perché rinvigorisce in eterno nell'uomo che lo vive. Non necessita di riconoscimenti universali.
Chi conosce più la figura mitica del bardo Amergin? eppure rivive in Coleridge e nell'artista sconosciuto, solo nell'istante in cui lo si riconosce tale.

Commento di utente anonimo — 28 aprile 2010 il 23:55

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