Semplicemente musica d’inverno.

scritto da Sanfedista il 18 dicembre 2007,15:55

Se "la vita è uno stato mentale", come ebbe a dire qualcuno, il pomeriggio di Dicembre è certamente fioca lentezza, è pensiero poco applicato tramutato in nuvola. E’ musica, è Schubert certamente; lo è nel "piano trio".  E’ istante, poco dopo il fulmine poco prima dello scroscio.

Musica d’Inverno, lieve sinonimo di leggerezza elettrica smarrita nella nebbia. 

 

Yukio Mishima, il mio cenacolo ideale pt VI

scritto da Sanfedista il 16 dicembre 2007,18:12

1925-1970, scrittore.

" Il fiore per eccellenza è il ciliegio, l’uomo per eccellenza è il guerriero"

Moravia, affascinato, disse che Mishima era un "conservatore decadente". Yukio Mishima fu il primo raggio di sole nascente che illuminava il secolo più complesso che il Giappone avesse mai conosciuto. Inondò pagine con una perfezione sovrumana, ogni muscolo del suo corpo, curatissimo, era irrorato da un lancinante patriottismo. La sua mente, un legaccio che lo incatenava alla tradizione imperiale.

Formò un esercito, esaltò uno stile di scrittura, fuse il suo essere in tetralogia, scrisse come guidato dal Kendo. Morì con l’antichissimo rito del seppuku, il taglio del ventre, innanzi alle telecamere di tutto il paese, accorse per riprendere l’occupazione di una caserma da parte di Mishima stesso e dei suoi uomini. Ogni centimetro con cui la lama violava la sua carne, allontanava Mishima, non dalla vita, ma da quello che non poteva più essere il suo mondo. Morì come fece morire il suo personaggio in un film. Morì in un giorno denso di significato, onore concesso solo da una sorte benevola o da un’attesa fatta di lucida scelta, curata come a chudere un libro prezioso evitando di far pieghe. 

France footbal.

scritto da Sanfedista il 14 dicembre 2007,13:50

Mi diverte come Domenech critichi costantemente gli altri, in particolare l’Italia. Di oggi è la notizia che, a detta del ct transalpino:"La scelta di Capello come ct dell’Inghilterra è un fatto grave […]il fatto di andare a cercare un ct all’estero non è positivo". Beh, detto da lui la cosa mi fa sorridere, basti vedere l’immagine sopra per comprendere che forse è più grave andare a cercare calciatori per la Nazionale all’estero, no? Francesi…

Ci mancavano i Simpson.

scritto da Sanfedista il 13 dicembre 2007,21:09

Premetto che ritengo che i Simpson siano una meravigliosa boccata d’aria. Premetto che i Simpson siano a loro modo un lampo di genio.

Stavolta però la TV l’ha fatta grossa, troppo. La cosa è passata inosservata ma la scelta di Mediaset di programmare i Simpson alle venti è il colpo finale. Per chi? direte voi. Per gli adolescenti, che se prima rischiavano di seguire un telegiornale adesso sono spacciati. Continua l’instupidimento da parte dello Stato "democratico" nei confronti dei suoi cittadini. Mettere i Simpson alle venti significa distogliere parte, una grande parte, della fascia di pubblico in età formativa dai notiziari. Avremo sempre di più giovani assorbiti dall’effimero e privi di una reale percezione del mondo. La cosa forse può sembrare ridicola: i Simpson affondano la meglio gioventù. Non avrei mai sognato di poterlo scrivere, ma ormai non mi stupisco più di me perchè non mi stupisco più del mio Paese e delle scelte che vengono operate e lasciate correre.

Rileggo quello che scrivo. Mi sento un drammatico e vecchio censore…vi tranquillizzo, non sono nè vecchio (198X) nè censore.

Nota di colore; stasera per cena: scampi ed una bottiglia di Alto Adige Riesling Renano, mezz’ora di essenziale vanità culinaria. 

La Democrazia, fallimento.

scritto da Sanfedista il 12 dicembre 2007,14:05

"Lasciate che la gente creda di governare e sarà governata". W. Penn, primo amministratore della PENNsylvania, fondatore di Filadelfia ed ispiratore della Costituzione Statunitense.

Se scrivessi solo questo avrei spiegato il fenomeno.

La democriazia è oggi a tutti gli effetti una sorta di dittatura, ma non ha della dittatura la rapidità di esecuzione dei dispositivi e la certezza di chi detiene il potere. La democrazia oggi è una dittatura dei consumi; sappiamo quando e come dobbiamo comprare, abbiamo una tredicesima da spendere in un prefissato periodo dell’anno, abbiamo degli periodi, socialmente obbligati, per le vacanze.

Fare la democrazia ci costa perchè essere eletti costa, dobbiamo avere soldi per giungere in parlamento. In America, che è da sempre quello che saremo noi dopo 20 anni, bisogna farsi finanziare la campagna elettorale trovando partner economici; una volta eletti bisognerà rispondere a loro per primi. Chi detiene allora il potere? I mezzi di produzione, quelli che poi ci obbligheranno a consumare.

La democrazia ha fallito, perlomeno in gran parte dell’occidente, perchè è quasi impossibile nel 2007 nascere povero e diventare ricco; era possibile forse 30 anni fa, oggi no. Le classi sono sempre più definite e per emergere il merito non basta, anzi meno domande ti poni più sei comodo e fai carriera. La democrazia in Italia porta avanti una meritocrazia inversa, si premia chi non emerge chi non propone idee ma fa il portavoce di qualcuno.

La democrazia in Italia non esiste, perchè c’è immobilismo sociale ma anche distanza tra gli elettori ed i rappresentanti.

Il rappresentante in democrazia dovrebbe sentire fortissime su di lui responsabilità e dovrebbe chiamare "onorevoli" gli elettori. In Italia ci si relaziona ai rappresentanti con ossequio, timore reverenziale, sottomissione, proprio come accadeva in epoca feudale.

In Italia la democrazia ha fallito perchè la televisione ci costringe lentamente a smettere di pensare per poter essere più facilmente gestibili. La nostra vita ha un prezzo, vale di più tra le 20 e le 22, perchè ci hanno insegnato che a quell’ora dobbiamo stare davanti alla tv. Ci hanno addestrati così bene che sono sicuri che compreremo qualsiasi cosa ci proporranno, lo facciamo.

In Italia la democrazia non esiste perchè i giornalisti non fanno una seconda domanda, fanno la prima e poi lasciano scorrere il comizio. L’editoria non è indipendente, proprio come nella dittatura, ma si finge che ci sia il pluralismo. Un po’ come nella russia sovietica dove a mosca c’erano due giornali, di cui uno non diceva la verità e l’altro la diceva ma raccontava fatti di nessun peso. Bene in Italia abbiamo due blocchi che dicono solo verità addomesticate.

La democrazia ha fallito perchè le minoranze contano di più della maggioranza, con il falso mito della tutela siamo in pugno di tassisti, notai, camionisti, assicurazioni, mussulmani e via dicendo. E’ un meccanismo inceppato che limita ogni tipo di riforma per tutelare una parte minoritaria ma preziosa latrice di voti. In dittatura non v’è il problema del voto quindi si può ragionare più facilmente per il benessere della maggioranza.

Non c’è libertà perchè non siamo liberi di comprare un’auto senza un antifurto, circolare liberamente nelle nostre città a qualsiasi ora. Non c’è libertà perchè questa democrazia non garantisce la sicurezza. Si preferisce premiare i colpevoli, tanto gli innocenti sono persone tranquille e non contano un cazzo.

La democrazia genera mostri; gli italiani, in massima parte non meritano il diritto di voto, perchè se si chiede ad un adolescente di parlare di Ideali finirà per parlare di soldi o calcio. Questo è il frutto della scuola che ha tentato per anni di privare di critica i soggetti. Le ideologie sono state combattute utilizzando l’arma del terrorismo.  Abbiamo avuto gli anni di piombo in cui lo Stato democratico ha distrutto gli ideali, trasformandoli in pericolosi veicoli di guerriglia. Non a caso dopo gli ani settanta sono arrivati gli ottanta, la Milano da bere, lo yuppismo, il socialismo in bretelle e l’etica della Ferrari.

La democrazia è quanto di più ipocrita esista, si crede di poter decidere per il futuro della Nazione ma in raltà si è solo voti da estorcere, da indultare.

Il totalitarismo non promette libertà ne promette l’autodeterminazione, la cosa grave è che la democrazia lo promette ma non lo garantisce.

Amo il totalitarismo perchè sono una persona che odia chi mente, odia chi ha sempre una risposta su tutto e ne esce sempre pulito. Il totalitarismo non da risposte, il totalitarimo giunge a conclusioni e ti obbliga palesemente a seguirle. E’ il "palesemente" che amo, è la certezza di sapere che è così perchè c’è un dittatore, non sentirmi dire che è così perchè ci sono 315 senatori, 630 deputati e svariati consiglieri regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali da me eletti che cercheranno di fare il mio bene. Non ci credo, non è così. 

 La democrazia ha fallito perchè la democrazia è sempre aggettivata: è cristiana, è di sinistra, è popolare e via così; la democrazia è marketing è un DOC che si appone sull’etichetta per qualche voto in più, per tranquillizzare, per sedare, per dire: "tranquilli siamo democratici".

La democrazia ha fallito chi sostiene il contrario si faccia avanti, so come avere a che fare con chi mente…

Non posso privarmi di te…

scritto da Sanfedista il 10 dicembre 2007,16:14

Non so staccare il mio pensiero da te, ti ho sentita pochi istanti fa, eri a casa immersa nei tuoi stupidi programmi pomeridiani. Mi fanno male i pensieri tanto che pesano sul mio collo e la corsa è il privilegio di chi può avere tempo da guadagnare, il mio tempo è da perdere ed i secondi, immoti, mi dicono che dovrò strusciare tropppe ore prima di afferrare il tuo braccio. Non dovrei poter consentire al tempo di essere così crudele, mi possiede perchè mi lega a te nell’attesa. Ed ogni istante è appendice di un fotogramma lentissimo, fontana zampillante ghiaccio. Grondo di te.

Il sogno è il desiderio fatto bugia. Solo tre colori, potrebbero tingere d’immenso una vita. E noi continuiamo a rallegrarci del grigio e a Respirare, Respirare, Respirare, Respirare, Respirare…senza soffermarci, senza soffiare, senza sapere che in ogni respiro è celato un profumo…bizzarrie…

Gabriele D’Annunzio, il mio cenacolo ideale pt V

scritto da Sanfedista il ,00:15

1863-1938, Compositore di vicende umane.

"L’uomo a cui è dato soffrire più degli altri, è degno di soffrire più degli altri."

Ci sarei arrivato a lui, non sapevo quando. Se solo chiudessi gli occhi affonderei la mia notte nell’inchiostro; li ho aperti e gli spazi, seppur immensi, mi constringono come un falco legato. Bene, D’Annunzio è la musica disco degli anni settanta, ho osato vero? Non voglio dissacrare ma è l’unica immagine che mi viene, un sublime amato dal popolo, il dono del fascino fatto, per la prima volta, chiarezza. Agli austriaci cioccolatini in cambio di merda e un biglietto: "Ognuno dona quel che è". Brillantini immillati dalla stroboscopica. Divisa fuori ordinanza solo perchè più raffinata, la riforma delle giacche per ufficiali non l’accettò mai. Anarchica eleganza? Vado oltre, mi fermo, chiudo gli occhi e lo vedo scendere con "Can’t take my eyes off of you". Chi non ce lo vede non lo ha capito.

Sesso, freddo fuori.

scritto da Sanfedista il 9 dicembre 2007,01:44

…or congiunti or disciolti…

Di corsa a casa, tira vento. Un lampo e le dita smuovono lente i bottoni, prima incerte, poi, via via, il movimento s’accresce, finchè la tua pelle viene descritta dai miei polpastrelli. Un tuo brivido; ansimando reclami il piacere, lo ricerco anche io nei tuoi convulsi movimenti. Il bacino sempre più forte, i muscoli delle gambe irrigiditi, i tuoi piedi dritti come linee.

Tendiamo all’infinito,

rinchiuso in uno spasmo perfetto

mi muovo

t’aspetto. 

Sudore e capelli 

pesano il torace,

odore vorace,

lo ascolti,

t’inarchi come ferita.

Silenzio strozzato

denti serrati

tremori di corde vocali

labbiali.

Odori di splendida vita.

Conosco il tuo corpo,

che fluido

s’allaga sulle mie fantasie.

S’acquieta,

riposo,

attesa,

io oso.

Ritrovo la nuca

ricerco le labbra nel buio

arrivo a contare i tuoi denti

tormenti

t’inarchi di nuovo

cadiamo per terra,

zavorra.

M’anniento,

lucidi gli occhi

mi tocco la faccia

m’aggiusto la testa

ti guardo distesa.

I pensieri, foresta.

Le forze, sedotte.

E tu mi guardi dal basso

allacciata alla notte.

categoria: Tag:,
commenti: 5 Commenti su Sesso, freddo fuori. (popup) | commenti (5)

Humphrey Bogart, il mio cenacolo ideale pt.IV

scritto da Sanfedista il 8 dicembre 2007,01:05

1900-1957, attore.

"Tutto il mondo è tre drink indietro"

Se stanotte dovessero dirmi:"Resuscitane uno!", chiamerei lui. Le cicatrici in un muovere di palpebre, il disprezzo fatto fumo di Chesterfield, le spalle bagnate dalla pioggia. Maschilista, fascista, saggio come l’ultimo giro, come uno schiaffo. Pieno come il silenzio dopo una nota, malinconico come l’intero brano…

Svizzera.

scritto da Sanfedista il 6 dicembre 2007,13:28

Sopra, la fotografia del Presidente Svizzero che arringa dal balcone del Parlamento.

"In Italia con i Borgia per trent’anni hanno avuto guerra, terrore, assassinii e massacri; ma c’erano anche Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia e che cosa hanno prodotto? Gli orologi a cucù!" O.Welles.

Qualcuno tra i miei pochi lettori si starà chiedendo l’utilità di un intervento sulla Svizzera, beh l’intervento è utile quanto il paese, quindi fate voi.

Il mio disprezzo per la Svizzera nasce ben prima del mio disprezzo per il Ketchup (si scrive così?) ed ha radici salde e ben piantate. Ero in terza elementare e la maestra ci fece vedere una cartina dell’Europa; questo strano paese, incastrato tra paesi ben più celebri ed utili al mondo, suscitò immediatamente la mia curiosità. A casa presi la Treccani e cercai il lemma "Svizzera": Paese Neutrale; andai da papà e mi feci spiegare la questione. L’ossessione della neutralità mi avvinghiò per tutti gli studi: alle medie cercai poeti svizzeri, nulla; al classico, una guerra, nada; infine  a giurisprudenza, all’esame di Diritto Internazionale, rincontrai questa sorta di verginella impaurita.

Oggi elaboro qui questo mio trauma. La neutralità è certamente, come detto, il primo tra i motivi del mio disprezzo. Gli svizzeri non si sono mai esposti non hanno mai dichiarato guerre, non hanno mai osato neanche un po’ nella loro storia. Non chiedevo una partecipazione ad un conflitto mondiale, mi sarebbe bastata una piccola scaramuccia diplomatica con le isole Far Oer, ma neanche questo. Il mondo tra il 1915 ed il 1918 si scannava in trincea? Bene gli svizzeri curavano i loro giardini. Tra il 1939 ed il 1945 il globo era sotto le bombe, gli svizzeri mungevano mucche. Guerra fredda? Crisi nucleare? La Svizzera faceva il cioccolato.

Fosse solo questo…in quegli anni travagliati in realtà la Svizzera decideva anche di non aderire alle Nazioni Unite, di snobbare l’Unione Europea e soprattutto di incamerare soldi senza porsi tante domande; arrivava un simpatico personaggio con accento tedesco nel 1942 con una valigetta piena di denti d’oro, nessun problema! L’oro lo teniamo noi. Arriva un simpatico barbuto con accento arabo con una valigetta di soldi? V. Sopra! Insomma molti soldi zero domande.

Ricapitolando: Svizzera, neutralità+riciclaggio e/o evasione. Di bene in meglio mi sembra.

Parliamo delle condizioni per l’ottenimento della cittadinanza? La risposta è di nuovo Soldi! Estradizione di cittadini? Neanche a parlarne! Gli svizzeri ce li teniamo in svizzera!

Ora dico, tutto il mondo manda soldati nei posti più pericolosi ed inospitali del globo, Vietnam, Iraq, Afganistan etc. Gli Svizzeri? Città del Vaticano ovviamente! Li veste come pagliacci, li arma con alabarde e gli dice: "state fermi a S.Pietro, tanto la sicurezza la fanno quei coglioni della Polizia Italiana". Più che guardie mi sembra un campo estivo delle giovani marmotte. Non sarà certamente così, ma questo appare.

Andrei avanti, ma il tempo è tiranno, il cucù batte il pranzo e l’emmental è pronto! Sì, questo se fossi svizzero; sono italiano, quindi, pranzo tra circa un ora, mangio mozzarella e non invento scuse per tagliare corto, mi assumo la responsabilità, non sono neutrale! Quindi vi saluto semplicemente perchè voglio vedere il tg. Ah, ma chissà con cosa aprirà quello svizzero:"Scandalo a Lugano la signora Marisa brucia lo sformato", "Mamma presa da un raptus sbaglia candeggio, coperta rovinata", "sesto furto di bici dall’inizio dell’anno, è escalation di violenza", "anche oggi nessun rumeno, ma non si abbassa la guardia".

W L’Italia. W rischiare ma evviva contare nel mondo.

categoria: Tag:,
commenti: 18 Commenti su Svizzera. (popup) | commenti (18)