Yukio Mishima, il mio cenacolo ideale pt VI

scritto da Sanfedista il 16 dicembre 2007,18:12

1925-1970, scrittore.

" Il fiore per eccellenza è il ciliegio, l’uomo per eccellenza è il guerriero"

Moravia, affascinato, disse che Mishima era un "conservatore decadente". Yukio Mishima fu il primo raggio di sole nascente che illuminava il secolo più complesso che il Giappone avesse mai conosciuto. Inondò pagine con una perfezione sovrumana, ogni muscolo del suo corpo, curatissimo, era irrorato da un lancinante patriottismo. La sua mente, un legaccio che lo incatenava alla tradizione imperiale.

Formò un esercito, esaltò uno stile di scrittura, fuse il suo essere in tetralogia, scrisse come guidato dal Kendo. Morì con l’antichissimo rito del seppuku, il taglio del ventre, innanzi alle telecamere di tutto il paese, accorse per riprendere l’occupazione di una caserma da parte di Mishima stesso e dei suoi uomini. Ogni centimetro con cui la lama violava la sua carne, allontanava Mishima, non dalla vita, ma da quello che non poteva più essere il suo mondo. Morì come fece morire il suo personaggio in un film. Morì in un giorno denso di significato, onore concesso solo da una sorte benevola o da un’attesa fatta di lucida scelta, curata come a chudere un libro prezioso evitando di far pieghe. 

Gabriele D’Annunzio, il mio cenacolo ideale pt V

scritto da Sanfedista il 10 dicembre 2007,00:15

1863-1938, Compositore di vicende umane.

"L’uomo a cui è dato soffrire più degli altri, è degno di soffrire più degli altri."

Ci sarei arrivato a lui, non sapevo quando. Se solo chiudessi gli occhi affonderei la mia notte nell’inchiostro; li ho aperti e gli spazi, seppur immensi, mi constringono come un falco legato. Bene, D’Annunzio è la musica disco degli anni settanta, ho osato vero? Non voglio dissacrare ma è l’unica immagine che mi viene, un sublime amato dal popolo, il dono del fascino fatto, per la prima volta, chiarezza. Agli austriaci cioccolatini in cambio di merda e un biglietto: "Ognuno dona quel che è". Brillantini immillati dalla stroboscopica. Divisa fuori ordinanza solo perchè più raffinata, la riforma delle giacche per ufficiali non l’accettò mai. Anarchica eleganza? Vado oltre, mi fermo, chiudo gli occhi e lo vedo scendere con "Can’t take my eyes off of you". Chi non ce lo vede non lo ha capito.

Humphrey Bogart, il mio cenacolo ideale pt.IV

scritto da Sanfedista il 8 dicembre 2007,01:05

1900-1957, attore.

"Tutto il mondo è tre drink indietro"

Se stanotte dovessero dirmi:"Resuscitane uno!", chiamerei lui. Le cicatrici in un muovere di palpebre, il disprezzo fatto fumo di Chesterfield, le spalle bagnate dalla pioggia. Maschilista, fascista, saggio come l’ultimo giro, come uno schiaffo. Pieno come il silenzio dopo una nota, malinconico come l’intero brano…

Tazio Nuvolari, il mio cenacolo ideale pt III

scritto da Sanfedista il 1 dicembre 2007,17:24

1892-1953, Pilota.

Basti ricordare le vittorie alla storica "mille miglia", competizione per uomini, gentiluomini, nello specchietto la morte e sotto il sedile il serbatoio.

Nuvolari, arrivò ad una tappa con il motore in fiamme; in un’altra seguì Achille Varzi, storico antagonista, a fari spenti nella notte per non farsi vedere, giunto in prossimità dell’auto dell’avversario li accese, Varzi attonito si girò, Nuvolari fece un cenno col capo e lo sorpassò. Inventò la sbandata controllata e quasi morì guidando, causa volante rotto, con una chiave inglese sul piantone dello sterzo. D’Annunzio gli regalò una tartaruga d’oro "All’uomo più veloce del mondo, l’animale più lento". 

Guido Gozzano, il mio cenacolo ideale pt II

scritto da Sanfedista il 28 novembre 2007,11:15

1883-1916, Poeta.

"Rinasco, rinasco nel milleottocentocinquanta"

Nell’attesa della notte ormai trascorsa, quindi passata, si manifesta la giovinezza.

F.T.Marinetti. Il mio cenacolo ideale pt I.

scritto da Sanfedista il ,11:00

1876-1944, Artista.

Il primo di una serie di personaggi ai quali il Sanfedista è particolarmente legato.

Un rapido taglio di lama sfregiò la Nike di Samotracia, riconsegnando il moderno al futuro, questo per me Marinetti.