suona un po’ come il mammasantissima che arriva per il pizzo…

scritto da sanfedista il 6 dicembre 2012,16:29

 

Ma tant’è…

Faresti bene a stare attento, faresti bene a non piangere
Faresti meglio a non immusonirti, ti spiego il perchè:
Babbo Natale sta arrivando in città
Babbo Natale sta arrivando in città
Babbo Natale sta arrivando in città

Sta preparando una lista, la controlla due volte
Scoprirà di chi è la figliola a cui fai la corte
Babbo Natale sta arrivando in città
Babbo Natale sta arrivando in città
Babbo Natale sta arrivando in città

Ti vede mentre stai dormendo
Lo sa se sei sveglio
Sa se tu sei stato cattivo o buono
Quindi è meglio che tu faccia il bravo, per l’amor di Dio
Meglio che tu faccia il bravo, per l’amor di Dio

Faresti bene a stare attento, faresti bene a non piangere
Faresti meglio a non immusonirti, ti spiego il perchè:
Babbo Natale sta arrivando in città
Babbo Natale sta arrivando in città
Babbo Natale sta arrivando in città

Ti vede mentre stai dormendo
Lo sa se sei sveglio
Sa se tu sei stato cattivo o buono
Quindi è meglio che tu faccia il bravo, per l’amor di Dio
Meglio che tu faccia il bravo, per l’amor di Dio

Faresti bene a stare attento, faresti bene a non piangere
Faresti meglio a non immusonirti, ti spiego il perchè:
Babbo Natale sta arrivando in città
Babbo Natale sta arrivando in città
Babbo Natale sta arrivando in città

 

 

 

 

Grande Zoltar!

scritto da sanfedista il 8 novembre 2012,17:52

Ve lo ricordate “big”? Il film in cui Tom Hanks da bambino diventa adulto d’emblée? Quello in cui suona quell’oggetto del desiderio generazionale che è il pianoforte gigante a pavimento saltellandoci sopra? Bene io vorrei il grande Zoltar! Oggi io vorrei, lo desidero con tutto me stesso, toto corde, il grande Zoltar! 25 cent e via…

 

 

E’ tutto così importante

scritto da sanfedista il 25 giugno 2012,18:04

Succede qualche volta nella vita, che guardando un oggetto normale, comune, un oggetto visto migliaia di volte, lo inizi ad osservare concentrandoti sui dettagli, con attenzione alle sfaccettature. E’ come se squarciassi un velo ed entrassi in un mondo altro. E come se il cervello prendesse un binario nuovo, per qualche istante, e l’albagia con la quale affrontiamo le cose si perde e tutto sembra nuovo e sbalorditivo. Dura un attimo ma in quel momento senti davvero di essere parte di un progetto superiore di essere un tutt’uno con la fisica e il tubetto di dentifricio appare perfetto, nuovo e bellissimo.

 

 

 

schemi mentali

scritto da sanfedista il 25 gennaio 2012,19:55

Dire, Fare, Baciare, Lettera o Testamento?

Grazie agli schemi mentali la mosca sbatte ripetutamente sul vetro
Non diamo l’unica risposta esatta, perché sembra inopportuna
Fissiamo la luna, ma per correttezza anche un po’il dito.

 

Dire, Fare, Baciare, Lettera o Testamento?
Tutto. Perché le suddette proposte possono essere concatenate, o le une conseguenze delle altre, anche in ordine differente. Quindi rispondo: tutto. Dico, faccio, bacio, scrivo una lettera e faccio testamento (le cose potrebbero riassumersi in un’unica azione). Non applico schemi mentali e quindi non mi precludo di fare le cose in istantanea contemporaneità. Fossi diverso sarei, un tram su un binario, un criceto in una ruota, un minuscolo borghese o un morto. A quel punto avrei fatto bene a non fare testamento, per non cadere proprio all’ultimo in uno schema mentale. Che si scannino per l’eredità e che vinca il più forte o il più empio.

 

 

 

 

 

6 – 3 pillole

scritto da sanfedista il 28 novembre 2011,22:09

Un aspro rumore di phon. Un “no” detto e cadenzato allo specchio
nemmeno la tua immagine riflessa ti stesse parlando davvero.
La prima pillola della giornata prima ancora del sole e poi le altre tre
meno tre per sorridere, meno due per ricordarsi come piangere, meno una per dimenticare perchè si piange.

Un aspro rumore di phon e di nuovo è il vapore. Altre tre pillole tre, prima che venga il sole, tre battiti di ciglia tre battiti d’ala di farfalla ed il corpo pesante che schiaccia il letto,
magari è la volta giusta per dimenticare tutto e per sempre, adesso mi addormento che ne ho prese sei.

 

 

 

 

 

regole e patti

scritto da sanfedista il 19 maggio 2011,18:09

Tutto ciò che ha  a che fare con regole o regolamenti è per definizione noioso. Pur amando fortemente la noia ritengo che ci siano maniere più divertenti per procurarsela. Il regolamento condominiale non ha mai divertito nessuno. Le regole del bon ton sono l’opposto dello svago. Regolare è un lavoro triste, perchè ti obbliga  a vagliare profondamente e a conoscere tutte le cose divertenti per poi proibirle.

I patti, i trattati, come affermava il Cancelliere tedesco Bethmann-Hollweg, sono pezzi di carta. Pur nel rispetto di tutti gli equilibri mentali personali ed altrui, io sono tendenzialmente un futurista. Wildiano. So ovviamente autoregolarmi, riesco a capire quando devo staccare, spesso coincide quando lo voglio, però la mia vita non accetterà mai la positività totale delle regole.  Prendere o lasciare.

Dalla finestra le bandiere della Colombo sventolano, il telefono alla mia sinistra continua a squillare inascoltato. Che ti squilli? E mi rassereno un po’ accarezzando qualche pensiero. Mi brucia lo stomaco ma questa è consolidata prassi. Fumo troppo, mangio pochissimo. Sarebbe una vita sanissima se non fumassi troppo. Berrò una birra a casa rigorosamente dalla bottiglia, sono uomo e posso farlo. In realtà sono un Uomo e posso fare tutto.

Come dissi una volta, se la mela fosse caduta da sola per l’autunno avremmo adorato il vento. Invece ora adoriamo l’uomo, con i suoi limiti, le sue complessità, i suoi errori, le sue costrizioni, la sua imperfezione, le sue forze e debolezze. Non è tutto però così fantastico, non è tutto così sbalorditivo sempre?

Nella vita rimaniamo a bocca aperta stupiti per come sia potuto succedere, ma tanto è già successo, dobbiamo allora solo chiudere gli occhi e…e questo non lo so!

 

 

 

 

 

Che canzone ingenua, ma è efficace…

 

 

 

 

 

La primavera

scritto da Sanfedista il 2 marzo 2010,19:31
La primavera è alle porte e nessuno le apre. Eppure tra liste bloccate, terremoti, maremoti, serie A-ssassina, sembra che tutto sia imminente eppure nulla accade. I coriandoli già lanciati a carnevale non fanno tempo a toccar terra che è Pasqua e tutto si fa uovo o coniglio. Magari con un campanellino d’oro al collo tipo Lindt, forse allora sentendo lo scampanellio, qualcuno apre la porta, la primavera entra e tutti possiamo cambiare, rimettere  le foglie nuove, l’ora indietro e dormire un po’ di più. La quaresima per esigenze di voto durerà quest’anno 24 giorni, più un week end di luglio che deve ancora essere scelto.


l’incertezza del tempo

scritto da Sanfedista il 4 ottobre 2008,13:01

"Signore v’è aria di tempesta"

"No, non è così, non vedi che è solo il tempo che ci rende incerti".

L’arte del resistere.

scritto da Sanfedista il 28 dicembre 2007,18:45

Emile Wauters: The Madness of Hugo van der Goes, 1872. Royal Museums of Fine Arts, Brussels

Il termine resistenza mi ha sempre molto affascinato. Il suo significato ha espanso la sua forma fino a raggiungere le feste.

In questi giorni fatti di piccoli lussi concessi, di albe vigorosamente raggiunte, di insalubri consumazioni, l’umana specie mi è apparsa resistente alla festa. I miei simili nella quotidianità festiva mi rimandavano all’immagine di garruli studentelli, costretti, ad una mostra di Hugo Van der Goes (per gli incliti: pittore fiammingo; "inclito": colto. L’autore ha utilizzato l’aggettivo chiaramente in forma sarcastica).

Naturalismo applicato a visioni fantastiche ed inqueitanti; questa che potrebbe essere una ottima definizione di taluna pittura fiamminga trova una perfetta adesione alle immagini che ho notato tra le stade.

Esseri umani (anche qui sarcasmo), mugolanti, zoppicavano per le vie fatte fiume. Le vesti, ricovero per il sudore; le mani, invase da pacchi con prodotti la cui scadenza era suparata solamente dall’intrinseco cattivo gusto; gli sguardi, da forzati del riposo, da resistenti alle feste. Un truce carnaio di dannati; una cortina difesa da partigiani, da soldati che non accettano di soccombere alla festa.

Una piccola guerra per gli altri, una linea che unisce due punti per me; non che consideri la festa pari alla giornata comune, ma cerco di ricoverarmi nell’unico privilegio che il riposo concede: il tempo. Vivo il trascorrere del periodo come una diritta linea sulla quale ci si possa adagiare, come un segmento che collega due periodi e che cela nell’infinità dei punti da cui è formato un invincibile segreto che non mi interessa svelare, ma di cui ho certezza dell’esistenza.

L’arte del resistere è fatta di lentezza di cinismo e di purissimo egoismo, di cappotti a doppio bottone e di sguardo finemente altezzoso. L’arte del resistere è tramutare l’ansia in docile pensiero con la forza del tempo.

L’arte del resistere è dichiarare la resa incondizionata per la propria superiorità schiacciante. Ci si arrende per vincere, per sorridere del gli altri e fare un piccolo passo indietro.

Un quadro di Van der Goes si comprende ad una prossimità di un metro, si ama facendo tre passi indietro…

Vasellina,Curriculum in inglese, Offerta, pigrizia.

scritto da Sanfedista il 16 novembre 2007,21:10

Tempo fa mentre tornavo a casa dopo aver accompagnato mio cugino a comprare la sua marca preferita di vasellina la "Agip Rude Bear" ho deciso di tradurre il mio cv in inglese.

Oggi ho ricevuto le risposte dalla bacheca internazionale:

" We offer: Hostess  for Air Lanka, Sri Lanka"

"Voce Bianca, al Teatro di Brno, Rep. Ceca"

"Liutaio specializzato, Cremona, Italy"

"Gabibbo per feste di Italoamericani, NY, USA"

"Petomane al Circo Togni, Itinerante, Mondo"

Eppure l’inglese lo conosco benissimo, il problema è la pigrizia ed il traduttore automatico.