Merry Christmas Mr.Lawrence

scritto da sanfedista il 24 dicembre 2012,16:03

Ci siamo, a Napoli l’atmosfera è ovattata e stranamente pacata. Ultimi regali e via verso la notte di Natale o del Sol Invictus o di Mitra. Insomma una notte comunque speciale. Auguri a tutti. Il titolo è quello del film must della notte di Natale. Da vedere assolutamente da soli…mentre tutto il resto è rumore.

 

 

Il mio basilico a novembre parte II

scritto da sanfedista il 22 novembre 2012,14:10

Di seguito la mail, in inglese e con la traduzione, che ho inviato al prof. Tim Upson direttore del giardino botanico di Cambridge.

 

Dear Colleague,

I’m writing from Naples, Italy, to undergo a question and confront with you about my discovery. I bought in a supermarket a basil plant last May. I lovingly curated it by following all the instructions that I found on wikipedia about the cultivation of basil. When I left the basil for my vacation I also left bottles of water  in the ground to allow the plant a dignified survival. In September I picked the leaves off the stems  for the preparation of pesto (italian sauce) and mozzarella cheese dressing. After a few days I discovered that from the earth sprouted new plants of basil, then I continue to water it. Over the months I cutted occasionally integers stems, but the basil popped up again. Now we arw at the end of November and I am still with a plant full of health. According to wikipedia and my knowledge, basil should be dead in September but we are now in November, almost December, I have selected a variety of plant that can survive the cold autumns Mediterranean?
What are your comments?
Thank you for your next answer: the comparison between scientist of different countries has always been the engine of scientific research; combining ours knowledge’m sure will lead to benefits for all mankind.
Best Regards

 

XXXXX

 

 

 

Caro collega,

ti scrivo da Napoli, Italia, per sottoporti una questione e confrontarmi circa una mia scoperta. Ho comperato in un supermercato una piantina di basilico lo scorso maggio. L’ho amorevolmente curata seguendo tutte le indicazioni che mi forniva wikipedia circa la coltivazione del basilico. Quando sono partito per le mie vacanze ho anche lasciato delle bottiglie d’acqua bucate nel terreno per consentire alla pianta una dignitosa sopravvivenza. A settmbre ho raccolto le foglie e staccato gli steli per la preparazione del pesto e per condire la mozzarella. Dopo qualche giorno ho constatato che dalla terra spuntavano nuove piante di basilico, lo ho allora continuate ad annaffiare. Nel corso dei mesi staccavo di tanto in tanto interi steli, ma il basilico rispuntava. Sono ora a fine novembre e mi trovo con una pianta ancora in salute. Secondo wikipedia e le mie conoscenze il basilico dovrebbe essere morto a settembre ora siamo in novembre, quasi dicembre, pensi abbia selezionato una varietà di pianta capace di sopravvivere anche ai freddi autunni mediterranei?
Quali sono le tue osservazioni in merito?
Ti ringrazio per la tua prossima risposta: il confronto tra studiosi di paesi differenti è sempre stato il motore della ricerca scientifica, unire le proprie conoscenze sono sicuro porterà a benefici per l’umanità tutta.
Cordialità

 

xxxxx

Il mio basilico a novembre

scritto da sanfedista il ,13:48

Cincinnato si ritirò nell’ager, nella campagna, quando smise la sua vita politica a Roma. Si dedicò alla terra. Io ritiratomi, provvisoriamente, dagli impegni mi sono dedicato alla coltivazione del basilico in balcone. Ho maturato in questi mesi – mi dedico da luglio – una buona padronanza delle tecniche colturali del ocimum basilicum, il nome della pianta secondo classificazione di Linneo. Le modalità per una buona crescitadel basilico sono la semina, imprescindibile, e l’annaffiatura. Anche se non ho riseminato dopo i raccolti, poichè la pianta ha provveduto da se, e annaffio pochissimo, i risultati sono lusinghieri. Mi trovo infatti alle soglie di dicembre con un rigoglioso balcone pieno di basilico. Wikipidia me lo dava spacciato già a settembre e invece tiè! Devo essere allora proprio un fine botanico, un innato agronomo per controvertire le supreme leggi di Wikipedia. Qualcuno potrebbe opinare che è il sole di Napoli: a questi invidiosi rispondo con l’indifferenza altera che è propria di noi botanici. Noi siamo superiori alle gelosie e alle invidie e lavoriamo solo per fornire all’umanità verdure, frutti, tuberi e fiori sempre in salute e sempre disponibili all’abbisogna. Ho contattato, tra l’altro, su linkedin il prof. Tim Upson, Deputy Director del Royal Botanic Garden di Cambridge, per condividere con un collega i miei risultati. Attendo fiducioso la risposta. Vi aggiornerò.

 

Buon Natale, ancora una volta

scritto da sanfedista il 22 dicembre 2011,17:49

Natale quest’anno mi ha colto impreparato. Secondo me questo è un Natale impreparato in genere. Raffazzonato. Sono, ad esempio, sicuro che Babbo Natale correrà verso la slitta con i pantaloni a mezza gamba, cercando di tenerseli su con entrambe le mani, inciampando e non trovando le chiavi della slitta. Goffo, lento e ridicolo. L’albero quest’anno l’abbiamo fatto svogliatamente. Incastrandolo tra due o tre cose da fare. Il 2011 è stato poi l’ultimo anno del grande ciclo maya. Dal prossimo Natale ricomincerà il ciclo dei regali. Ripartiremo da zero come se non avessimo mai fatto regali. Quindi potremo regalare nuovamente pantofole, sciarpe, cappelli, tovaglie, centritavola, porta occhiali e buoni per massaggi. Già sono in estasi a sognare un plaid. Comunque questo Natale vorrei darvi solo un consiglio per il 2012.

Ricordatevi sempre che siete padroni della vostra esistenza, e tutto può sempre cambiare, in ogni momento e fino all’ultimo.

Auguri!

 

 

 

Ennesimo Buon Natale

scritto da Sanfedista il 21 dicembre 2010,23:28
Natale, di nuovo Natale, mi sembra di scrivere solo auguri di Natale sul blog. Un nuovo Natale. Che poi non colgo mai la lieve differenza tra lo spirito natalizio e il crepamento di coglioni. Sempre in bilico.
I capelli resistono, qualcuno bianco, il fisico regge, provato sì dalle cene assurde a cui lo sottopongo. Il 23 torno a Napoli e rivedo a cena i miei amici di sempre. Sempre allo stesso ristorante, sempre noi. Uno si sposa nel 2011, il primo della lista.
Gli altri sempre alle prese con i problemi di sempre, quelli che li caratterizzano. Sempre. Ed è il "sempre", in questa vita falsamente abitudinaria, che mi tranquillizza.
Confermo l'odio nei confronti delle telefonate che non arrivano, perchè ad aspettare un telefono ti senti inevitabilmente un po'coglione. Ma poi pensi menomale che aspetti ancora un telefono squillare.

Comunque auguri a tutti voi, quelli che leggono e commentano, quelli che leggono e non commentano, auguri a me, alla mia vita, sempre un cm sotto la perfezione che però stiamo perseguendo. Sono contento comunque che il calendario più venduto per il 2011 sia quello di Frate Indovino, sempre quello. Con i consigli per il raccolto e le vite dei francescani. Quello con i francescani che ti spiegano come smacchiare una cravatta, che poi tanto loro non se la mettono mai; come accettare consigli finanziari da un bambino del Sudan.

La magia del Natale, che solo luce e amore ha per confine, proprio come me…



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follie d’autunno.

scritto da Sanfedista il 27 settembre 2008,20:33

Il mio trench mi sta davvero bene. Riesce a separarmi dal resto del mondo con una cortina beige che mi consente di piombare in un ovattata old England, dove il gentiluomo non indossa magliette, non gonfia oltremodo il suo corpo ed occupa lo spazio delicatamente.

Il fresco ci consente di riassumere vesti signorili.

Con il caldo vengono fuori le belle ragazze, con il freddo si fa la cernita dei gentiluomini. Se d’estate una camicia la può indossare anche un bifolco privo di un qualsiasi gusto, d’inverno il maglione con il collo a V pesa sulla bilancia più della felpa fosse anche di Dolce&Gabbana.

L’adagio è vecchio, i soldi non fanno il signore, ma è una di quelle cose che oggi bisognerebbe avere ben chiaro, quando la moda è lanciata da orridi programmi pomeridiani popolati da figuri dai compensi sporpositati, che dimostrano quanto la classe sia demodè, quanto la fatica puzzi e quanto l’ignoranza vinca.

Li attendo tutti. Con pantaloni a vita bassissima, mutande che fanno capolino ed improponibili automobili dai colori alla moda -ora va il bianco- li voglio gustare quest’inverno i maniaci della griffe.

Per il resto il Sanfedista resiste, cerca di rimanere ancora un po’in una corrosissima torre d’avorio a rappresentare la minoranza silenziosa, aggiungerei "benedettamente silenziosa".

Siamo alla conclusione: non apparire per differenziarsi, un tempo era il contrario, un tempo un semplicissimo abito grigio non sarebbe stato dirompente come oggi, anzi era esattamente il contrario. Quando Fortunato Depero -geniale futurista e disegnatore della bottiglia Campari- lanciò i suoi gilet sgargianti si capì subito cosa doveva indossare il dandy; oggi ci si rifugia  nel classico, non per snobbismo ma per noia da saturazione di esagerazione.

 

 

 

Frasi oscene.

scritto da Sanfedista il 6 marzo 2008,23:31

Esco dalla Metro, piove (sì sto usando i mezzi pubblici, non è tempo nè da cabrio nè da scooter).

Bene esco dalla metro, dicevamo, e mi avvio al sottopassaggio con una donna di mezza età accanto, ho l’ombrello ma pioviggina e non lo apro, la donna lo apre, poi mi guarda e mi fa:" Voi non lo aprite l’ombrello?", dico io:" No, signora piove poco, non siamo mica fatti di zucchero", lei mi guarda e convinta mi risponde:"Si, voi poi siete alto vi bagnate di meno".

Perplessità, sconforto, rido, lei prosegue…

Che dire, tutto il resto è noia…

 

Semplicemente musica d’inverno.

scritto da Sanfedista il 18 dicembre 2007,15:55

Se "la vita è uno stato mentale", come ebbe a dire qualcuno, il pomeriggio di Dicembre è certamente fioca lentezza, è pensiero poco applicato tramutato in nuvola. E’ musica, è Schubert certamente; lo è nel "piano trio".  E’ istante, poco dopo il fulmine poco prima dello scroscio.

Musica d’Inverno, lieve sinonimo di leggerezza elettrica smarrita nella nebbia.