Amore e dubbi

scritto da Sanfedista il 30 novembre 2008,19:26

Se l’amore non avesse i suoi dubbi, le sue piccole follie, i suoi tarli non si distinguerebbe molto dalla sensazione di fame.

Nella fame abbiamo un’esigenza da colmare e impieghiamo le nostre forze per soddisfarla, una volta palcata, la nostra mente elimina il pensiero.

L’amore pur è un bisogno ma una volta saziato, alcune persone incominciano a ritardare il compimento della gioia che ne deriva. Lo fanno caricando semplici gesti di nefasti significati, attribuendo a proprie sensazioni il crisma della verità assoluta.

Mi accendo una gauloises amici miei, perchè il tema la merita.

I dubbi in amore fanno parte della essenza stessa dell’amore, sono quelle scheggie di sanità che ci imponiamo per non essere sopraffatti totalmente dalla follia. Il nostro ingegno elabora piccoli stratagemmi per cercare di tutelare la nostra ragione. Quando la razionalità, però, strofina troppo sul sentimento, si creano lacerazioni a cui noi diamo il nome "dubbio".

Attenzione, vi sono dubbi fondati, vi sono momenti in cui la verità sta dalla parte della ragione ed il nemico deleterio è il sentimento, in questi casì però i dubbi sono così forti da lambire la certezza, e si sa, innanzi alla certezza non v’è rimedio se non accettarla. Noi qui però si parla di dubbi da corto circuito emotivo, da troppo amore, per intenderci.

Continuando, quando noi si ama troppo ci si tutela in qualche modo, si assegna qualche caratteristica negativa alla persona che amiamo per poter fissare alcune piccole barriere, lanciare un solido ponte sul mare in tempesta. L’errore sta nel perseverare nelle convinzioni anche quando queste si dimostrano così esili da apparire prive di fondamento, cercando di costruire ponti quando il ponte è a portata di mano ed è la persona amata.

L’ignoto solitamente genera incertezze e il salto nel buio, il puntare tutto su qualcosa che non si conosce non fa altro che aumentarle. Io penso, tuttavia, che il vero amore sia un privilegio unico, rovinarlo per sensazioni è un delitto atroce.

Ogni tua esigenza è un mio bisogno.

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Spigolature.

scritto da Sanfedista il 29 novembre 2008,17:11

Si è tolto la vita l’ex assessore del Comune di Napoli Giorgio Nugnes, 48 anni del Pd, coinvolto nell’inchiesta della procura partenopea sugli scontri avvenuti nel quartiere di Pianura, nel gennaio scorso, durante le manifestazioni antidiscarica.

 

 

Chi va’ per questi mari…

Crisi e comunismi

scritto da Sanfedista il 27 novembre 2008,22:57

Eh eh eh, il Sanfedista ride.

Si vede in televisione la crisi, intervistano famiglie che non arrivano alla seconda settimana, i poveri pensionati che fanno la fila alla Caritas per il tozzo di pane, gli operai in cassa-integrazione che fanno spola da supermarket a supermarket per trovare le offerte migliori e poi comprano carne di terza scelta, alici e lasciano il pane sugli scaffali.

Il Sanfedista ride, perchè mi sembra che questo giornalismo cerchi il particolare, indugi sulla disperazione creando ansie ed insinua, strisciante, l’idea della buona vecchia statalizzazione.

Il Sanfedista ride, perchè forse gli si vuole dire che la strategia vincente è la riassunzione da parte dello Stato delle imprese, magari riprendendo i piani quinquennali? Lo dicono gli stessi che ci hanno contestato l’alta velocità (indispensabile per il trasporto), il nucleare e tanto altro, condannandoci ad un notevole ritardo rispetto agli altri paesi europei, dobbiamo ancora fidarci di queste persone?

Non se ne scappa, ridicolizziamo la parole della politica che invitano ai consumi, ma la domanda del Sanfedista è: se non si consuma, l’operaio per chi produce? Se non si consuma, se non si spinge all’ottimismo come speriamo di far ripartire il motore?

E non parlo di Berlusconi, non fu Gramsci con il suo appello all’ "ottimismo della volontà"?

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XII° Giornata dell’Amicizia

scritto da Sanfedista il ,16:55
Cari fedeli anche quest’anno si terrà, come da tradizione, la giornata della amicizia, ed anche quest’anno, come da tradizione il vostro parroco ve ne ha preparate delle belle!
Il programma della giornata sarà più o meno così:
Ore 4.45 a.m. festa del benvenuto sul piazzale delle corriere: ci si presenta (la spiegazione è per la vedova Brandi che è dura di comprendonio e di orecchio).
Ore 4.50 a.m. Distribuzione del kit della amicizia che comprende: un rosario fosforescente, una statuina della madonna con meccanismo di lacrimazione e bussola, un panino (gentilmente offerto dalla ditta “F.lli Tortora recupero scarti ospedalieri s.r.l.”), un dizionario Italiano-Napoletano (che mi sembra un’idea carina originale e sfiziosa).
Ore 5.00 a.m. recupero vedova Brandi che ci sta sicuramente aspettando in piazza e invece era nel piazzale delle corriere, capito Brandi?
Ore 6.00 Sosta al bar “mokambo caraibi” sulla provinciale per Lambrate.
Ore 7.00 a.m. probabile sostituzione pneumatico autobus, perché è liscio e sta per scoppiare ma non sappiamo, facciamo solo pronostici.
Ore 10 a.m. arrivo al campo base situato in “Belsito Resegone”, uno spazio immerso nel verde e nella natura, proprio di fronte al complesso Industriale dello smaltimento chimico dei derivati del petrolio di Belsito.
Ore 10, 30 a.m. Si possono da ora fittare le sdraie, chi le ha prenotate (e lo consiglio) le avrà certamente, chi no, paga e poi si vede.
Ore 11.00 a.m. Divisione in gruppi per i giochi, vero fiore all’occhiello della manifestazione i gruppi saranno:
1 Gli ambasciatori di Aronne
2 Le vergini di kafarnao
3 I profughi di sodoma (e a buon intenditor poche parole, capito Gianni?).
Ore 11.20 a.m. divisione in gruppi avvenuta, cominciano i giochi tra i quali: “Carica la bisaccia del Signore di creature di Dio” il cui scopo è raccogliere il maggior numero di animali intossicati o vittime di automobili, non valgono quelli in avanzato stato di decomposizione. Oppure “La fonte battesimale” che consiste nel bagno nel fiume risultante dallo scolo industriale e gara di apnea, recupero anche del Cav.Oreste Branzati, che è lì in apnea dall’anno scorso e quindi sicuramente detentore del titolo.
Infine per i più piccini “converti l’infedele” gioco simpaticissimo che consiste nel mandare i nostri ragazzi fuori delle abitazione degli extracomunitari che lavorano all’industria e convincerli con verga e amichevole violenza sessuale che la nostra religione è l’unica ammissibile.
Ore 12.00 Santissima messa.
Ore 13.00 arrosto misto con i risultati del gioco “Carica la bisaccia del Signore di creature di Dio”
Ore 14.00 premi per: “L’infedele più attaccato alla sua religione pagana”. Per “L’animale più deturpato pur non essendo in putrefazione avanzata”. E deposizione di fiori nel fiume come premio all’apneista.
Ore 15 con i lacrimoni si torna correndo, dopo aver appiccato un fuoco purificatore accanto alle roulotte dei rom.
Ore 19 commiato generale e riconsegna dentiere, precedentemente detenute come caparra.
La quota non comprende: La benzina per appiccare l’incendio, il cloroformio per la conversione, le mascherine, ed eventuali arti artificiali successivamente necessari.
Per informazioni Don Egidio parrocchia apostolica Santa Maria del Pianto.

Perchè nessun assennato può essere islamico

scritto da Sanfedista il 26 novembre 2008,23:26

Io non sono Islamico perchè ho studiato Kant, Voltaire e Charles de Montesquie. Io non credo che il maiale sia più infame di chi non lo mangia. Io non sono mussulmano perchè non credo nella bontà della lapidazione, perchè il mio medioevo l’ho già vissuto e si è concluso con il rinascimento.

Io non sono mussulmano perchè cerco l’ispirazione dal buon Cristo, e anche se alle volte pecco in parole, azioni, opere ed omissioni, so sempre che la soluzione non è la mattanza di gente indifesa.

Io forse non sono un buon cristiano, perchè alle volte vorrei vedere gente appesa ai chiodi, magari agonizzanti, magari inneggianti la verde bandiera dell’Islam.

Io non sono mussulmano perchè credo che nessuno intellettualmente sano e che conosce quel po’ di mondo che serve possa scegliere di esserlo.

Io magari alle volte non sono un buon occidentale, perchè mi repellono alcune abitudini di questo emisfero ed il disfacimento di costumanze, che pure hanno fatto grande una stirpe di europei.

Io non posso accettare la guerra contro i miei simili, non posso farlo e per questo sarer pronto ad imbracciare un fucile per mondare chi uccide. Sembrerò forse paradossale, ma credo nella giustizia delle armi. C’è sempre una parte che spara a ragion veduta ed io ho la iattanza di sapere che quelli nel giusto siamo noi.

Io non sono mussulmano perchè deliberatamente odio chi attacca gli inermi.

Io credo che in questo mondo, così come si è ormai assestato non ci sia più spazio per queste atrocità che pur prima venivano tollerate.

Non mi dite che anche l’occidente lo fece, non mi dite che pure l’occidente ha mattato gli inermi, io vi dico che il tempo verbale già vi spiega molto (è stato) ma vi dico pure che quando è successo parte dello stesso mondo occidentale ha ripugnato quelle azioni e si è impegnato per estirparle.

Io non vedo un politico arabo, alzarsi in piedi e promuovere lotte o guerre contro chi stermina tradizioni chi nel nuovo millennio ancora promuove gli olocausti.

Io non vedo lo stesso disprezzo che tutto l’occidente provò alla scoperta dei Lager, nei sentimenti dei mussulmani quando apprendono delle atrocità compiute dai loro fratelli.

Io mi ricordo di islamici che bruciavano bandiere americane l’11 settembre 2001 e saltavano di gioia, neanche stessero incitando le cagne delle loro madri a sgravare un nuovo terrorista.

Io non posso essere islamico, perchè in questo momento, mentre dall’India arrivano le immagini a me tremano le mani e l’odio per loro si fa sempre più grezzo, aspro, ancestrale.

Terrorista islamico della lunga notte di Mumbay…

La milonga del domingo

scritto da Sanfedista il ,00:57

E diede fuoco alla sigaretta che maneggiava da un po’, con l’altra mano lasciò cadere l’accendino nel cappotto, con lo stesso movimento tirò fuori le chiavi della macchina, salì a bordo, accese il motore e dopo un istante i fari, il quadro s’illuminò. Poi i tergicristalli, ingranò la prima, guardò lo specchietto, lanciò uno sguardo ai suoi occhi riflessi e poi partì. Astor Piazzolla alla radio, la cintura stringeva il petto e conteneva il corpo nelle curve che veloci scorrevano sotto il 2.5.

Non è tanto il buio delle strade di notte, a quello rimediano i fari, è il buio che le circonda, quello subito dopo il guard rail. Pensò, scalando in terza.

La sigaretta era volata dal finestrino, lasciando entrare qualche goccia, Piazzolla continuava.

Sarà una cazzo di retrospettiva del tango argentino. Bizzarro, ma chi li decide i palinsesti radio? All’una di notte il tango. Mah.

Un caseggiato in lontananza, superandolo s’accorse che le finestre erano sbarrate ed un cartello di vendita era l’unica nota di colore sull’intonaco irrimediabilmente grigio.

Magari me lo compro con la liquidazione, sarebbe carino abitare su una strada statale dismessa in mezzo all’appennino. Potrei dopo un paio d’anni avere anche la luce elettrica…potrei vivere dei frutti del bosco, farmi crescere la barba e dipingere martirii di S.Sebastiano, anime del purgatorio e quanto di più truce la mitologia cristiana mi offre. 

La strada s’inarcava in tornanti sempre più curvi.

Benzina c’è, ho visto troppi film per farmi trovare senza carburante su una strada di montagna di notte sotto un temporale.

Sorrise e chiuse le sicure.  Accese un’altra sigaretta. Cambiò stazione, ma dopo un giro completo di frequenze la radio lo riportò ad Astor Piazzolla.

E sia.

Ripensò al matrimonio ed a quanto aveva fatto schifo il ragù di cinghiale. Aveva ancora quel disgustoso sapore in bocca, la sigaretta non migliorava. Ripensò a tutti quei pensieri banali che si fanno per tenersi svegli, quei pensieri che alle volte lambiscono l’onirico, quelli che sono esattamente il bagnasciuga tra la veglia ed il sonno, quelli che poi scivoli ancora un po’ e ti trovi a continuarli dormendo materializzati in sogno.

Merda, muretto, muretto, muretto, cazzo, cazzo.

La macchina cominciò a strusciare sul muretto in pietra, un rumore folle e poi stasi. L’aria, l’interruzione. Di nuovo rumore, l’auto rotolò veloce verso il basso, poi di nuovo silenzio.

Crepare con Astor Piazzolla non è male, i tergicristalli vanno ancora, ma ha smesso di piovere…

L’ultimo pensiero a Victor che proprio quel pomeriggio gli aveva confessato nell’orecchio il senso della vita, era un segno.

I mulini li vedi ancora? Dimmi però dov’è il vento. Dimmi però dov’è il vento…

Un colpo di tosse e libertango in sottofondo. Se ne andò via con il vento.

ciliegi

scritto da Sanfedista il 24 novembre 2008,15:10

Nella mia genetica c’è il ciliegio, un colore che piove su di noi, mentre il resto del mondo si copre per l’inverno alle porte. Maggio è in ogni respiro.

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…alla mia Napoli…

scritto da Sanfedista il 21 novembre 2008,19:42

Città sempre più strana, con quel sorriso che non lo si riesce a togliere neanche con i pugni più duri.

Un popolo che ride è un popolo che spera ed un popolo che spera è un popolo che vive.

Grazie e basta, senza critiche, senza riflessioni, Napoli mia.

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Gemelli

scritto da Sanfedista il 18 novembre 2008,19:07

Avrei voluto essere diverso, mi sarebbe piaciuto riuscire ad impegnarmi ad ascolatae di più ma non riesco. La mia attenzione nei confronti degli altri si ferma ad un misero 20% del discorso. Mi spiego, quando parlo con il 90% delle persone mi interesso solo al 20% di quello che dicono, il rimanente 80% semplicemente non lo seguo, penso ad altro e va bene così.

Mi sono impelagato in discussioni di percentuali ma tabellerò per una maggiore comprensione:

Percentuale di persone poco interessanti 90%
Percentuale di mia attenzione prestata a persone poco interessanti 20%
Percentuale di persone interessanti 10%
Percentuale di mia attenzione prestata a persone interessanti 80%
Attenzione media ai discorsi 32%

 

Nel rimanente 68% del tempo cosa faccio? Oggi riguardavo i gemelli della mia camicia e pensavo che forse la cravatta sarebbe stata meglio lilla.

C’est la vie.

canzoncina della domenica.

scritto da Sanfedista il 16 novembre 2008,21:55

Ho avuto un flash e mi è tornata in mente questa canzone…barocca e autunnale.