Redditi on line, un bel regalo al crimine

scritto da sanfedista il 1 settembre 2011,17:07

Adesso sapranno dove rapinare, estorcere e rubare. Quali i contribuenti più danarosi, i figli di chi rapire. Un bandito di Milano potrebbe collegarsi al pc e organizzare una trasferta a Cosenza andando a colpo sicuro. Un balordo di Taranto in un annoiato pomeriggio potrebbe decidere di ampliare i suoi territori organizzando un viaggio di lavoro a Gallarate e presentandosi sotto casa del più ricco del comune, fino ad ora a lui sconosciuto.

Ma stiamo scherzando? Dov’è la privacy? Il miglior metodo per combattere l’evasione è giocare sull’invidia sociale degli italiani? Demandare al cittadino comune quelli che devono essere i compiti dello Stato? Allora andavano anche bene le “ronde”, no? Già vedo rapine in crescita, famiglie spaccate (immaginate quando vostro cognato saprà esattamente il vostro reddito) e telefoni della finanza arroventati da solerti portinaie anonime: “L’ho visto in Porsche il maledetto, è uscito ora, arrestatelo!”. E’ semplicemente ridicolo puntare sulla delazione, in questo modo sì che ci avviciniamo alla Germania, ma quella Est.

 

 

 

 

Sono tutti morti, l’anticenacolo ideale

scritto da Sanfedista il 27 aprile 2010,00:00
Sono tutti morti.
Bel modo di cominciare un post. Eppure noi gentiluomini i nostri miti dobbiamo sfogliarli tra i necrologizzati. Anche perché in chi dovrei mai identificarmi? ed ecco allora l'eccellenze moderne, ovvero l'enciclopedia di chi pur avendo la forza di innovare il proprio campo d'applicazione non lo migliorerà affatto; gli insulsi di successo:

  1. Tokyo Hotel
  2. John Richmond
  3. Barack Obama
  4. Gabriele Muccino
  5. Francesco Totti
  6. Maurizio Cattelan
  7. Antonio Ingroia
  8. Benedetto XVI
  9. Gino Strada
  10. Luciano Ligabue
  11. Roman Abramovic
  12. Dan Brown
  13. Alessandro Baricco
  14. I Muse
  15. I Red Hot Chili Peppers
  16. Dario Fo
  17. Luca Cordero di Montezemolo
  18. Giovanni Allevi
  19. George William Casey Jr
  20. La Svezia


Spigolature.

scritto da Sanfedista il 29 novembre 2008,17:11

Si è tolto la vita l’ex assessore del Comune di Napoli Giorgio Nugnes, 48 anni del Pd, coinvolto nell’inchiesta della procura partenopea sugli scontri avvenuti nel quartiere di Pianura, nel gennaio scorso, durante le manifestazioni antidiscarica.

 

 

Chi va’ per questi mari…

La sinistra e la Campania, lo sporco nella politica.

scritto da Sanfedista il 11 settembre 2008,19:32

Leggo con divertimento l’articolo che domani uscirà sull’Espresso, settimanale di chiaro orientamento sinistroide.

Si parla di confessioni di un pentito. Un pentito che svegliatosi di buzzo buono, decide di incominciare a sparare a zero sulla gestione dei rifiuti in Campania. Mi chiederete dov’è la notizia. Vi rispondo che la notizia è che gran parte del malaffare rifiutesco era gestito -udite, udite- da uomini della Destra, da non bassoliniani…

E’ il paradosso che trova conferma, è il sublime gioco di chi, con le spalle al muro, decide di affidarsi a pentiti per salvare la faccia per sviare l’attenzione pubblica da chi è il vero responsabile di questo disastro.

Pesa il successo della destra nell’aver intrapreso una campagna efficace di smaltimento, pesa il fatto che Silvio Berlusconi abbia fatto quello che non era stato fatto in dieci anni. Pesa che Bassolino, rischi la galera, lui che è tra i 100 fondatori del pd lui che era sul palco con Veltroni, nella chiusura della scorsa campagna elettorale a Napoli.

Signori, andiamo oltre, chiedetevi sempre il perchè delle notizie guardate sempre un po’ dopo…

Un pentito accusa la destra campana (italiana) sulla gestione della munnezza. Tutto il resto è davvero noia. 

Catene e blatte.

scritto da Sanfedista il 16 gennaio 2008,14:42

La paura delle catene sta facendo convergere tutte le forze politiche verso don Clemente.

Amarezza per le parole di supporto provenienti dalla cdl, le delusioni che mi regalano sono ormai prossime allo sconforto. Berlusconi, Casini e Fini, una trimurtide che allineata e coperta serra i ranghi contro il provvidenziale operato della magistratura. La maggioranza non la commento, non mi va di rielencare gli infiniti problemi che l’affliggono e che sono dal primo momento sotto gli occhi di tutti.

Stamane il ministro, neanche fosse una damina della misericordia, con la voce rotta dal pianto ha sferrato il suo coupe de theatre, ha puntato sulla famiglia, sull’unità del desco. Quasi piangeva; quasi piangevo io quando hanno rapinato la mia migliore amica e il galantuomo era fresco di indulto, quasi piangevo io quando ho visto monti di merda oscurare il sole, quando per anni il secondo partito della Campania nulla faceva per la regione, nulla; quasi piangevo quando un ministro della giustizia attaccava i magistarti per difendersi…

Vado oltre.

L’udeur in Campania gestisce una amplissima fetta di voti, è il secondo paritito della regione.

L’udeur a mio modesto parere è uno stato medievale, ben suddiviso in vassallaggi. Il partito del Ministro (ex, speriamo), è un caravan serraglio di clientelismi, collusioni e gestioni personalistiche di un territorio che si ritiene essere la estensione del propio salotto. La corruzione nella mia regione è a livelli allarmanti, il sistema di bustarelle trova lo sfogo in una serie di appalti truccati.

Come si trucca un appalto? Bene, l’amministrazione X indice gara pubblica per la gestione delle gelaterie litoranee, pone il "vincolo progettuale", cioè nomina una commissione che analizzerà i vari proggetti e premierà quello migliore. La commissione ovviamente sarà formata da amici di amici e l’appalto andrà a chi è il più amico di tutti. Niente offerte al ribasso, niente certificazioni, niente che possa garantire una qualche trasparenza.

Il compito della magistratura spero sia solo agli inizi, poca luce in tanto spazio; spero che giungano prima degli arresti le dimissioni, anche se l’ipotesi è lata: un parcheggiatore abusivo mi ha confessato stamattina:"Avvocà, si Bassolin se ne va’ o’sparan". Evidentemente il legame è forte e la posta in gioco è massima, si può solo rilanciare, il tavolo non può essere abbandonato.

Brucia!

scritto da Sanfedista il 4 gennaio 2008,17:27

arte napoletana XXI sec.

Non riesco a capire se il mio titolo è un augurio oppure un’analisi.

Siamo in europa [quasi] unita e quindi mi raggela il pensiero della salvifica constatazione che nel mio quartiere non c’è il problema.

La realtà è che mi ci sono tremendamente affezionato; li vedo lì dimessi, quasi timidi, mortificati dal clamore che hanno suscitato. Reclamavano adozione, un posto caldo dove poter finire la loro onorata carriera, hanno trovato i telegiornali, la politica in gran gala e alcuni corrispondenti esteri. Avrà pensato il cartone del calciobalilla (regalo natalizio a Luchino): "Se avessi saputo mi sarei messo in frac, che vergonga ora". 

A loro mi ci sono affezionato come ci si affeziona ad un familiare goffo, quello zio incapace con le donne, la cugina secchiona; li vedo così. Uno sull’altro poi, mi fanno la stessa pena dei natanti riccionesi il quindici di agosto, durante il canonico servizio di "studio aperto"; qualcuno, spavaldo, racconta la sua storia, i successi con le bagnanti teutoniche, alcuni altri, esitanti, nascondono quei chili di troppo. La gente intorno a loro organizza picchetti, impicca manichini, blocca autoblindi. Tutto sbagliato, nessuno che ne colga la bellezza, non uno che accorgendosi di quell’ultimo pezzo di pastiera che fa capolino dal sacchetto della conad si dica: "però, quasi quasi sul marciapiede ci sta bene". Non una di quelle urlanti Erinni, alacri scudiere di madama Dike, che trovi un po’ di armonia nella consumata termocoperta che giace inerme al centro del quadrivio. Mi spiace, perchè vorrei poter spiegare alla mia gente che tutti questi pittoreschi cumuli sono null’altro che la materializzazione delle loro opinioni espresse in voti e come ogni idea fatta materia, quindi, è arte.

Si perchè al posto di quei cumuli potrebbero tranquillamente esservi pile di schede elettorali con una croce ben apposta sul lato opposto al destro. I rifiuti sono la maniera campana di conteggiare gli exit poll, è la nostra arte popolare, il nostro modo per comunicare un idea. Mi ci sono affezionato perchè tutta quell’immondizia, parlo di quella non umana, è pensante forma artistica e come tale andrebbe rispettata e non bruciata.

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