Perdersi in un bicchiere d’acqua

scritto da Sanfedista il 28 luglio 2010,19:34

Secondo l'Università agli Studi di Mirabilandia:


Il bicchiere d'acqua è il cocktail più famoso del mondo. Tuttavia, se non si possiede sufficientemente esperienza e dimestichezza, il travasamento del liquido e la relativa assimilazione può trasformarsi in un'azione complicata e potenzialmente disastrosa.

La corretta preparazione di un bicchiere d'acqua si compone di due fasi principali, attiva e passiva. Entrambe le fasi sono fondamentali, non è possibile invertirne l'ordine, nè saltare una di queste.
Pena: la disidratazione.

In questa prima parte cercheremo, passettino dopo passettino, di trasferire un po' d'acqua dalla bottiglia all'interno del bicchiere, senza utilizzare gru o altri congegni meccanici, ma solamente le vostre mani!

 

  • Aprite la bottiglia. Se rimane chiusa, è impossibile far uscire del liquido. Per farlo, esercitate una leggera pressione sul tappo onde svitarlo, altrimenti bucate il contenitore.
  • Se la bottiglia si è aperta con successo, possiamo iniziare a versarla. Sollevate il contenitore e inclinatelo di pochi gradi in avanti, verso il bicchiere vuoto. Con immenso stupore, per effetto della legge di Torricelli e della fluidodinamica, noterete che il liquido contenuto nella bottiglia si sposterà da solo dal contenitore al bicchiere. Può sembrare magia, ma questa è scienza.
  • Certo, occorre della buona mira per centrare esattamente il bicchiere! Ma un po' di esperienza vi garantirà la scioltezza dei movimenti.
  • Arrivati a questo punto, occorre dosare le quantità. "In genere", è bene riempire il calice intorno al 70-75%, ma non è un limite tassativo, può variare a seconda delle dimensioni della sete o del bicchiere. L'importante è non superare il 100% del volume, poichè l'acqua, in questo caso, tracimerebbe dalla brocca, combinando un disastro.
  • Non è necessario che calcoliate le percentuali con un dosatore professionale, è sufficiente andare "ad occhio" e soprattutto fermarsi quando il liquido ha già riempito completamente il contenitore!


 

 

 

Frase del Giorno

scritto da Sanfedista il 21 luglio 2010,01:11
C'è sempre un po' di delusione quando sentiamo una frenata e basta. Quando c'è lo scontro invece che segue la frenata, subito prima della paura, proviamo un senso di liberazione primordiale, come se fossimo divinità: indovini che sapevano che una qual cosa sarebbe successa.

La peggiore generazione di sempre

scritto da Sanfedista il 15 luglio 2010,01:08
Ma non costruiamo più i monumenti ai caduti. Prima ogni strada aveva il suo bel palazzo con la sua bella targa. C'era scritto "Quvi nacque Giacinto Franzo De Liceiis, Medaglia d'Oro al Valor Militare, che innanzi all'estremo sacrificio, concesse al nemico il petto e alla Patria la Gloria".

Ora che c'è? Bar Tabacchi Mokambo. Lavanderia Mimma. Unicredit. Vota Diomede Rapalli. Non so cos'è peggio. Certo la retorica del secolo scorso ci manca un po'. Sembrava sempre che le cose avessero un'utilità e quando non l'avevano, c'era la retorica. Ora le cose utili sono quelle che hanno bisogno di più retorica per essere spiegate e le inutili sono quelle per cui vale la pena di vivere.

Ci stiamo dimenticando di vivere. Tutti. Diamo un calcio a qualcuno ogni tanto. Scateniamo una bella rissa, magari. Osserviamo un vecchio in piedi accaldato sul bus mentre noi siamo seduti comodi, sorridendogli magari. Tratteniamo la pipì fino a scoppiare, fino a rischiare di farcela sotto. Andiamo a messa. Abbandoniamo cani e vantiamocene poi in ufficio. Doniamo il 4 per mille allo Stato. Parliamo male delle minoranze etniche con l'amico socialista. Proponiamo romanzi esistenziali alle case editrici, salvo non leggere mai. Abbracciamo l'ignoranza, la cretineria, il deleterio. Sfottiamo gli obesi, i deboli. Rivoluzioniamo il mondo contribuendo ad avvilire la nostra specie. Raggiungendo il nadir, il momento zero. Superato questo metteremo la prossima generazione nella condizione di migliorare. Offriamogli un'opportunità, quella che non abbiamo avuto noi. Siamo i più sfortunati? Diventiamo i peggiori. Passiamo alla storia.





Convinzione mentale

scritto da Sanfedista il 8 luglio 2010,22:42
Se pensi qualcosa con tutto te stesso la cosa si avvererà! Tipico atteggiamento da fallito. Ma tentare non costa nulla. Io ho caldo.




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Un governo di tecnici

scritto da Sanfedista il 1 luglio 2010,23:45
Proporrei per il bene del paese un governo così composto:

QUADRUMVIRATO: Piero Angela (Primus inter pares), Danilo Mainardi, Paco Lanciano e il prof.Cannella.

Ministro Degli Interni: Frank Di Maio

Ministro della Giustizia: Rita Dalla Chiesa

Ministro delle Attività Produttive: Giovanni Rana

Ministro Dell'Agricoltura: Luca Sardella e Janira

Ministro degli Esteri: L'Arco di Costantino in Roma

Ministro del Bilancio: Toto Naldi

Ministro per la deregulation: Scoto Eriugena

Ministro per l'abbandono dei cani: Lee Van Cleef

Ministro per i beni culturali: il ministero seguirà semplicemente la programmazione di Porta a Porta Estate e TG2 Costume e Società …E state con noi…

Ministro per le infrastrutture: Gino Strada

Ministro della Salute: Philip Morris

Ministro delle politiche giovanili e sociali: interim quadrumvirato

Ministero della Difesa: Pietro Beretta e una cordata di imprenditori tra cui Danone

Ministro per stalking: Tele 2

Ministro dell'innovazione tecnologica: 892424

Ministro pari opportunità: Cloris la Zingara, adeguatamente resa handiccappata

Ministro Jolly: Jocelyn Hattab







Estate e Taricone

scritto da Sanfedista il ,00:10
A me è dispiaciuto. Era di provincia e stava con una delle più belle donne d'Italia, lo apprezzavo per tutto quello che stava in mezzo alle precedenti due constatazioni. Il come. Infondo il come è sempre la cosa più interessante. Il quando sono i preliminari della curiosità, rapidamente perdono d'interesse. Il perchè può non essere chiaro, può essere del tutto secondario. Il come invece non ti delude mai. Le persone intelligenti, quelle davvero intelligenti, non si domandano il perchè, ma il come. Come sono finito qui? Come è potuto succedere? Come posso fare? Come mai condivido la mia vita con questa persona?
I perchè sono le vie dell'intelletto, i "come" del fisico. Inteso come meccanismo fisico. Passi – uno dietro l'altro – che ci hanno materialmente condotti ad una data cosa.

Come ho fatto a trovarmi solo di notte su questa strada buia? Non ho controllato la spia della benzina.

Perchè l'ho fatto? Perchè sono sbadato. E' sti cazzi. Riflettere sull'essenza del tuo animo non ti salverà dal camion che procede con i fari spenti radente la carreggiata.

La risposta del come è quindi immediata: controlla la spia della benzina prima di metterti alla guida, perchè quando sarai in una strada buia con la macchina a secco riflettere sulla tua essenza non contribuirà a salvarla.

Quando non riusciamo a venire fuori da una situazione riflettiamo attentamente ai passaggi fisici che ci hanno condotto dove siamo. Giorno, dopo giorno. Alle volte sono molto più banali di come li descriverebbero i perchè.

"Ero a cena fuori, lei mi ha corteggiato, io ci sono stato, abbiamo scopato, poi ci siamo risentiti e poi abbiamo scopato di nuovo e ora sono sei anni, però lei ha conosciuto un altro e se lo scopa". Visto con la lente del come.

"Ero stressato, lei mi apparve come un'ancora di salvezza, si mostrava interessata a me. Abbiamo fatto l'amore, poi il natale successivo da lei al lago mi regalò quel pullover che oggi non riesco più a rimettere, pensando che forse lo ha regalato anche all'altro". Visto col perchè.

Taricone ci mancherà, davvero; guardandolo era l'inno del come perchè se ti soffermavi sui perchè rischiavi d'impazzire.

Per la cronaca la notte è rovente. Estate
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