Teocrazie a confronto

scritto da Sanfedista il 23 ottobre 2008,19:41

E venne il giorno in cui lo stato di Israele bacchettò la Santa Sede. Il giorno è oggi, Isaac Herzog, ministro degli Affari Sociali dello stato di Davide, ha comunicato a mezzo stampa che la beatificazione di Pio XII è "inaccettabile" poichè egli "sapeva di quello che accadeva in Europa con il nazismo ed ha taciuto".

Partiamo da un rapido excursus su Pio XII -Papa Pacelli per intenderci-, cominciò giovanissimo la sua frequentazione con la madre chiesa, terzogenito di avvocato rotista e Camerlengo di Pio XI, salì al soglio nel 1939; anno non proprio tranquillo per la storia europea, regnò fino al 1958.

Ok, la storia è questa.

La polemica tra la Chiesa Cattolica e gli Israeliti è lunga quanto è lungo il cristianesimo. Si incominciò col dire che gli ebrei erano i deicidi, si continuò con la preghiera del precetto pasquale che includeva -su per giù- la frase : Buon Dio proteggi anche il perfido giudeo.

Insomma non proprio rose e fiori, ma torniamo a noi, durante la seconda guerra mondiale gli ebrei hanno sempre ritenuto che il Papa non avesse mosso un dito, non avesse speso una parola in loro aiuto, dimenticando evidentemente l’enciclica del 1939 Summi Pontificatus, dove il Papa attaccava ogni forma di totalitarismo, e la partecipazione dello stesso Pacelli alla "orchestra nera" un programma per neutralizzare il nazismo ed estromettere Hitler dalla guida della germania.

Quisquiglie, ma se ci aggiungiamo  che stime accreditate (enciclopedia britannica su tutte) parlano di circa 600mila ebrei salvati dalla Chiesa Cattolica e ricordiamo che quando le SS chiesero 50kg d’oro per non deportare gli ebrei di Roma, 20kg furono dati dalla Chiesa, la opinione forse cambia. Insomma il buon Pacelli non mi sembra il primo fautore del Nazismo.

Bene, di cosa si discute? Si discute che una teocrazia, lo stato di Israele, questiona le scelte di una monarchia indipendente, e badate scelte non politiche, non solo politiche, ma deliziosamente trascendenti quali la beatificazione di un Papa.

Un ministro israeliano ha confessato che è inaccettabile la beatificazione di un Papa. Bene, io non ricordo esternazioni pari dalla Città del Vaticano, quando Israele attaccava con nonchalance civili palestinesi. Israele, sopraffina democrazia, dove per ottenere passaporto celermente devi essere ebreo, s’immischia in affari che non competono.

Inoltre, il ministro Israeliano, per avvalorare la colpevolezza di Pio XII, ha citato la Bibbia nella parte in cui dice "Tu non permetterai che si versi il sangue del vicino", al ministro andrebbe chiesto se con "il vicino" si può anche intendere il palestinese o il libanese, i loro vicini geografici, se questo non è un autogol…

Concludendo, il Sanfedista, ricorda a tutti che la Santa Romana Chiesa è indipendente nelle sue scelte, politiche e ancor di più religiose e consiglia allo stato di Israele di dare una lettura al loro profeta Cristo, quando dice: non guardare la pagliuzza che c’è nell’occhio del tuo vicino se nel tuo…

 vs