La Democrazia, fallimento.

scritto da Sanfedista il 12 dicembre 2007,14:05

"Lasciate che la gente creda di governare e sarà governata". W. Penn, primo amministratore della PENNsylvania, fondatore di Filadelfia ed ispiratore della Costituzione Statunitense.

Se scrivessi solo questo avrei spiegato il fenomeno.

La democriazia è oggi a tutti gli effetti una sorta di dittatura, ma non ha della dittatura la rapidità di esecuzione dei dispositivi e la certezza di chi detiene il potere. La democrazia oggi è una dittatura dei consumi; sappiamo quando e come dobbiamo comprare, abbiamo una tredicesima da spendere in un prefissato periodo dell’anno, abbiamo degli periodi, socialmente obbligati, per le vacanze.

Fare la democrazia ci costa perchè essere eletti costa, dobbiamo avere soldi per giungere in parlamento. In America, che è da sempre quello che saremo noi dopo 20 anni, bisogna farsi finanziare la campagna elettorale trovando partner economici; una volta eletti bisognerà rispondere a loro per primi. Chi detiene allora il potere? I mezzi di produzione, quelli che poi ci obbligheranno a consumare.

La democrazia ha fallito, perlomeno in gran parte dell’occidente, perchè è quasi impossibile nel 2007 nascere povero e diventare ricco; era possibile forse 30 anni fa, oggi no. Le classi sono sempre più definite e per emergere il merito non basta, anzi meno domande ti poni più sei comodo e fai carriera. La democrazia in Italia porta avanti una meritocrazia inversa, si premia chi non emerge chi non propone idee ma fa il portavoce di qualcuno.

La democrazia in Italia non esiste, perchè c’è immobilismo sociale ma anche distanza tra gli elettori ed i rappresentanti.

Il rappresentante in democrazia dovrebbe sentire fortissime su di lui responsabilità e dovrebbe chiamare "onorevoli" gli elettori. In Italia ci si relaziona ai rappresentanti con ossequio, timore reverenziale, sottomissione, proprio come accadeva in epoca feudale.

In Italia la democrazia ha fallito perchè la televisione ci costringe lentamente a smettere di pensare per poter essere più facilmente gestibili. La nostra vita ha un prezzo, vale di più tra le 20 e le 22, perchè ci hanno insegnato che a quell’ora dobbiamo stare davanti alla tv. Ci hanno addestrati così bene che sono sicuri che compreremo qualsiasi cosa ci proporranno, lo facciamo.

In Italia la democrazia non esiste perchè i giornalisti non fanno una seconda domanda, fanno la prima e poi lasciano scorrere il comizio. L’editoria non è indipendente, proprio come nella dittatura, ma si finge che ci sia il pluralismo. Un po’ come nella russia sovietica dove a mosca c’erano due giornali, di cui uno non diceva la verità e l’altro la diceva ma raccontava fatti di nessun peso. Bene in Italia abbiamo due blocchi che dicono solo verità addomesticate.

La democrazia ha fallito perchè le minoranze contano di più della maggioranza, con il falso mito della tutela siamo in pugno di tassisti, notai, camionisti, assicurazioni, mussulmani e via dicendo. E’ un meccanismo inceppato che limita ogni tipo di riforma per tutelare una parte minoritaria ma preziosa latrice di voti. In dittatura non v’è il problema del voto quindi si può ragionare più facilmente per il benessere della maggioranza.

Non c’è libertà perchè non siamo liberi di comprare un’auto senza un antifurto, circolare liberamente nelle nostre città a qualsiasi ora. Non c’è libertà perchè questa democrazia non garantisce la sicurezza. Si preferisce premiare i colpevoli, tanto gli innocenti sono persone tranquille e non contano un cazzo.

La democrazia genera mostri; gli italiani, in massima parte non meritano il diritto di voto, perchè se si chiede ad un adolescente di parlare di Ideali finirà per parlare di soldi o calcio. Questo è il frutto della scuola che ha tentato per anni di privare di critica i soggetti. Le ideologie sono state combattute utilizzando l’arma del terrorismo.  Abbiamo avuto gli anni di piombo in cui lo Stato democratico ha distrutto gli ideali, trasformandoli in pericolosi veicoli di guerriglia. Non a caso dopo gli ani settanta sono arrivati gli ottanta, la Milano da bere, lo yuppismo, il socialismo in bretelle e l’etica della Ferrari.

La democrazia è quanto di più ipocrita esista, si crede di poter decidere per il futuro della Nazione ma in raltà si è solo voti da estorcere, da indultare.

Il totalitarismo non promette libertà ne promette l’autodeterminazione, la cosa grave è che la democrazia lo promette ma non lo garantisce.

Amo il totalitarismo perchè sono una persona che odia chi mente, odia chi ha sempre una risposta su tutto e ne esce sempre pulito. Il totalitarismo non da risposte, il totalitarimo giunge a conclusioni e ti obbliga palesemente a seguirle. E’ il "palesemente" che amo, è la certezza di sapere che è così perchè c’è un dittatore, non sentirmi dire che è così perchè ci sono 315 senatori, 630 deputati e svariati consiglieri regionali, provinciali, comunali, circoscrizionali da me eletti che cercheranno di fare il mio bene. Non ci credo, non è così. 

 La democrazia ha fallito perchè la democrazia è sempre aggettivata: è cristiana, è di sinistra, è popolare e via così; la democrazia è marketing è un DOC che si appone sull’etichetta per qualche voto in più, per tranquillizzare, per sedare, per dire: "tranquilli siamo democratici".

La democrazia ha fallito chi sostiene il contrario si faccia avanti, so come avere a che fare con chi mente…

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Commenti

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#1
13 dicembre 2007
 

Questa democrazia ha tanti limiti, ed a dire il vero anche le altre democrazie hanno tantissimi limiti. Spesso si instaura la dittatura di una o più “caste” (parlamentari, sindacalisti…); ma non è una vera dittatura, è piuttosto un conseguire i propri interessi. Ogni lobby ha i propri affari e se non ostacolano quelli di altre lobbies è fatta: sono tutti felici è contenti. Se poi si aggiunge il fatto evidente che a pesare sono i voti di gente inconsapevole si cade nello sconforto. Ho buttato ore sui libri per un esame sulla storia dei movimenti politici e sindacali ed ho imparato tante cose che non conoscevo, però ho preso consapevolezza di una cosa: il mio voto è uguale a quello di una persona che ignora la differenza tra Prodi e Berlusconi e non sa nemmeno chi sia Veltroni o Casini. Il nostro voto è uguale nonostante il fatto che noi uguali non siamo. LIBERTE’-EGALITE’-FRATERNITE’: le tre grandi bugie che fondano la democrazia perchè non siamo nè liberi, nè uguali, nè fratelli.

Commento di messinese — 13 dicembre 2007 il 21:04

#2
13 dicembre 2007
 

Mes, è proprio il voto strumento massimo della democrazia che si rivela sempre più spesso vero vlunus. Chi lo esprime, oramai reso ebete, non ha percezione e non meriterebbe questo che dovrebbe essere un privilegio. Il mondo sceglie ormai le democrazie perchè sono politicamente accettate e consentono più facilmente il governo. Le democrazie affossano le ideologie e privano gli uomini dello slancio vitale; è ipocrisia.

Commento di Sanfedista — 13 dicembre 2007 il 23:45

#3
2 gennaio 2008
 

La democrazia ha fallito? Ma perchè è mai entrata in vigore in Italia? I codici non sono fascisti? E il concordato?

Sanfedì mi sa che tu sei un vecchio democristiano nostalgico(senza offese)..

MA come fai a processare un uomo che non è mai nato?

Commento di eretico2004 — 2 gennaio 2008 il 20:01

#4
3 gennaio 2008
 

Il totalitarismo non ha risposta su tutto?

Ma se è prorpio la democrazia a coltivare il pluralismo delle idee e il totalitarismo a censurare e reprimere le diversità..

I Sanfedisti poi erano al tempo di Napoleone e il generale non ha mai fondato uno Stato totalitario al massimo un regime autoritario.

Sanfedì c’hai le idee confuse

Commento di utente anonimo — 3 gennaio 2008 il 13:21

#5
3 gennaio 2008
 

eretico, democristiano non me lo aveva mai detto nessuno; inoltre se avessi letto più accuratamente il mio post avresti certamente desunto che proprio perchè la democrazia è claudicante, ancora meglio, inattuabile andrebbe riveduta e corretta.

Anonimo, oltre il tuo stile opinabile (c’hai) e le tue idee storiche male organizzate (i sanfedisti si contrapponevano ad i giacobini) hai altro da palesare? Ti rinvio il consiglio alla meditazione.

Commento di Sanfedista — 3 gennaio 2008 il 17:00

#6
3 gennaio 2008
 

riveduta a favore del totalitarismo dici…

io direi attuata …

meglio avere fede in una forma di Stato democratica e prenderla come bussola per fare lotte di libertà che ripercorrere la premessa del mein kampft di hitler per finire solo di dire kazzate che vanno di moda

Commento di eretico2004 — 3 gennaio 2008 il 23:02

#7
4 gennaio 2008
 

beh sono punti di vista, c’è chi non ama la ipocrisia…

Il tuo appunto sul mein kampft mi diverte; trovami, nei miei interventi, dove io prendo a modello il testo di Hitler, così giusto per non dire cazzate, con la “c” però, giusto per non scrivere male perchè va di moda.

Commento di Sanfedista — 4 gennaio 2008 il 13:41

#8
7 gennaio 2008
 

Per amor dell’italiano….kazzate con la c (cazzate) e la ipocrisia con l’apostrofo (l’ipocrisia).Sempre che tutto ciò nn crei scompiglio alle vostre mode sulla lingua italiana.

Siamo in democrazia tutti possono sbagliare e correggere…

Commento di kiara75k — 7 gennaio 2008 il 22:56

#9
8 gennaio 2008
 

…in realtà “la ipocrisia” non è errato…magari è desueto…

Commento di Sanfedista — 8 gennaio 2008 il 11:07

#10
8 gennaio 2008
 

Sanfedì nn è errato,ma stona.Non vorrai che ci siano ridondanze sul tuo blog perfetto?

Commento di kiara75k — 8 gennaio 2008 il 15:33

#11
8 gennaio 2008
 

non è perfetto, ovviamente.

Ironica… 😉

Commento di Sanfedista — 8 gennaio 2008 il 17:02

#12
15 gennaio 2008
 

sanfedista

premetto che mi piace molto l’impostazione di questo blog, che ritengo un blog “vero”, che esprime una umanità, passioni, affezione alla vita ed alla realtà. oltre a posizioni che io in gran parte condivido. questo, a differenza di molti altri blog, che o sono “contro” a prescindere ed esprimono solo il vuoto oppure proclamano passione per il “calcio ed i soldi”.

sono peraltro abbastanza d’accordo sulla tua analisi riguardo il fallimento, dal mio punto di vista parziale, della democrazia rispetto agli obiettivi che dichiara. è però vero che solo in un sistema che sia in grado di garantire libertà di iniziativa e di investimento, quindi che permetta la produzione di ricchezza, è possibile produrre sviluppo, prima di tutto economico. è ciò che è accaduto alle città-stato italiane medievali, nelle quali la libertà ha permesso di realizzare un progresso tecnologico, atistico, economico prima sconosciuti. questo, un sistema totalitario non potrà mai garantirlo, perchè se i sudditi vivono nel dubbio che la ricchezza prodotta con l’ingegno ed il sacrificio possa arbitrariamente venir loro sottratta, facilmente si accontenteranno di quello che hanno, senza osare. è quello che accadeva, ad esempio, nell’antica Roma, epoca in cui, per quanto se ne dica, il progresso sotto molti punti di vista subì un brusco rallentamento.

Filippo

Commento di utente anonimo — 15 gennaio 2008 il 13:42

#13
15 gennaio 2008
 

Filippo, oltre i ringraziamenti per le tue lusinghiere parole, devo confessarti che ho trovato la tua analisi interessante e ricca di spunti di riflessione. Il “focus” del mio intervento sulla democrazia è l’ipocrisia del sistema. Il mio scritto vorrebbe essere sferza per un modello che inizia ad accusare gravi falle e che fattualmente (o fatalmente) si sta avvicinando ad una sorta di dittatura occulta. Io condivido fortemente la tua lettura della questione e convengo con te e con il tuo pensiero sul liberismo economico che da sempre ha caratterizzato lo sviluppo. Il punto è che proprio il liberismo e la “speranza” paiono, oggi, requisiti sempre più difficili da ottenere. Lo stallo del sistema è preoccupante ed è sempre più ostico produrre ricchezza e riuscire a ridistribuirla, consentendo, così, un più ampio benessere sociale. Osare non solo è lecito ma è d’obbligo per evolversi; la questione, però, è che il nostro sistema non solo non incentiva più l’audacia, vedi la mancanza di meritocrazia, ma fa godere sempre meno persone dei frutti del benessere, quindi, provocatoriamente, tanto vale cambiare sistema, rivoluzionare per avere, quantomeno, i benefici della dittatura, visto che i lati deboli sono comunqe presenti nel nostro sistema.

Con la speranza di leggerti presto, ti saluto.

Commento di Sanfedista — 15 gennaio 2008 il 22:51

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