Le mie vene.

scritto da Sanfedista il 10 aprile 2008,12:53

Un colore rosso vivo.

Hanno trasportato le cento, mille, pulsazioni con la tenacia di chi sapeva sempre dove portare cosa. Le mie vene non mi hanno mai tradito, hanno sempre assecondato il mio cuore, sono state indulgenti sempre con lui.

Hanno acceso emozioni, hanno chiarito agli arti cosa dovesse essere fatto, hanno chiuso il mio stomaco quell’ora prima, lo hanno consumato quando poi quell’ora dopo il passo falso era apparso. Le mie vene hanno la saggezza della mia mente ma ne hanno anche la volontà distruttiva. Non le ha mai fermate nessuno, neanche io. Io che posso così poco su me stesso, che trovo in una qualsiasi via la via giusta. Che mi svelo troppo  che fumo di più e che mi rattristo nell’idea che le mie esperienze forse sono troppe per gli anni che ho.

La vita che avrei voluto è la vita che vivo.

La vita che vivo è quella che sempre mi ha più affascinato. Lo sbaglio è il fascino delle emozioni. Io che per sentirmi vivo ho fatto disastri, io che ho scelto di raddoppiare sempre, ho incluso me stesso in una puntata finale sul rosso e il nero. Ho sempre scelto il rosso anche quando le probabilità mi deridevano e il sudore mi ammansiva. Ho vinto anche quando ho perso, perchè accettare la sconfitta significa vincere comunque. E quando le vene mi hanno portato litri di acido ovunque io ho ringraziato, mi sono odiato, ma poi basta, perchè l’acido lo avevano trovato in me.

I miei amici hanno una vita meravigliosa, amano e sono amati. Il dono è per loro, lo hanno accettato appena ne hanno avuto modo e se lo sono tenuto stretto. Io l’amore l’ho sudato sempre, l’ho respinto perchè la mia vittoria su di esso doveva essere netta, decisa. Dovevo vederlo nullo sotto di me.

Le mie vene hanno portato amore, hanno aperto i mie occhi la mattina dopo, hanno portato il sangue al bulbo, hanno messo a fuoco la donna che ancora dormiva accanto a me.

Le mie vene hanno mosso i passi che mi hanno separato dalle mete, mete disgraziate, sbagliate, mete dove avventurarsi era la negazione della ragione, ma io così incurante ho fatto si che le vene portassaro le gambe una appresso all’altra. Alle volte però quanta gioia, quanta felicità ad ogni metro in meno, tenendo magari un mazzo di fiori, un cestino di meringhe, sapendo che lì mi aspettava qualcosa che aspettava solo me, che contava insieme a me i passi che ci separavano.

Le mie vene sono state immobili alle volte, le mie vene non mi hanno mai tradito, le mie vene me le ha cucite mia madre nei polsi dicendo che sarebbero state mie compagne.

Le mie vene me le vedo qui, tre fili verdi, so cosa portano e so perchè lo fanno. E se sbagliano lo sanno ma possono solo continuare, possono solo inoculare veleno se sono io a fornirlo, possono solo portare ossigeno se ne trovano in me.

Le mie vene forse ora sono un po’ lacere, un po’ stanche e mi chiedono di riposare per il tempo necessario. Dovrei forse assecondare queste pazienti compagne e dare loro la tregua che chiedono, dovrei forse rimettere al mondo, al caos, a Dio, le scelte che hanno dispacciato questi fili intrecciati. Dovrei solo riprendere lì dove tutto ebbe il suo inizio, dovrei e scrivendo sento il polso che traballa e il sangue mi riporta alla dolcezza del "dovrei", una parola così indulgente ma così ferma ed aspra…

categoria: Tag:,
commenti: 3 Commenti su Le mie vene. (popup) | commenti (3)

Commenti

RSS feed dei commenti a questo articolo.

La URL per fare il TrackBack di questo articolo è: http://www.sanfedista.it/2008/04/10/le-mie-vene/trackback/

#1
10 aprile 2008
 

…dovresti accettare che non si può sempre “aspirare”, a volte devi sederti e guardare quello che hai e che sei per poi rialzarti..perchè poi è il desiderare continuo che porta agli istanti di felicità… ammetere a tes stesso che hai bisogno di “qualcosa”..e tu lo sai

Commento di Zefir0 — 10 aprile 2008 il 13:26

#2
23 aprile 2008
 

Scusami ma la felicità è non “aspirare” o “aspirare”? Non è molto chiaro il tuo commento.

Per me non esiste una ricetta della felicità. Secondo il mio modesto pensiero bisogna viversi a pieno il presente e ciò che la vita ti offre senza farsi troppi programmi o concetti…Perchè la vita scorre inesorabile e dopo indietro più non si ritorna.

Commento di utente anonimo — 23 aprile 2008 il 22:52

#3
25 agosto 2019
 

This design is spectacular! You obviously know how to keep a reader
entertained. Between your wit and your videos, I
was almost moved to start my own blog (well, almost…HaHa!) Fantastic job.
I really loved what you had to say, and more than that, how you presented it.
Too cool!

Commento di printing, — 25 agosto 2019 il 16:27

Lascia un commento

Linee e paragrafi tornano a capo automaticamente, gli indirizzi e-mail non vengono mai visualizzati, codice HTML consentito: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>