Latinismi.

scritto da Sanfedista il 31 agosto 2008,20:57

…dulce et decorum est pro Patria mori…

E’ bello e dolce morire per la patria.

Orazio (Odi, III, 2, 13).

E’ ancora valido? Il timore è che magari le bocche sono piene di queste frasi, i cervelli ed i cuori pure, ma alla fine chi ne sente il peso reale? Chi più, realmente supera la retorica e decide di dedicarsi con convinzione ad il benessere della Patria, chi storna i rendiconti personali ed accetta il un sacrificio?

Attualizzando, non è più richiesto, per fortuna, donare la vita in senso fisico alla Nazione ma abbracciare queste parole significa mortificare gli appetiti che contrastano con il benessere comune.

La patina melanconica del latino trattiene nei suoi colori antichi quel senso di appartenenza ad un gruppo, ad un sentire comune ad una direzione unica che manca oramai. Ed allora, forse, voltarsi indietro e trarre un pugno di saggezza da chi ha calcato questa penisola prima di noi potrebbe essere non una panacea, ma un piccolo spunto, un piccolo scopo.

Un sorso di vera dolcezza quando le papille, le pupille, offrono un amaro pesantissimo una realtà alla quale non dovremmo poter piegarci.

L’Italia, oggi.

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