Crisi e comunismi

scritto da Sanfedista il 27 novembre 2008,22:57

Eh eh eh, il Sanfedista ride.

Si vede in televisione la crisi, intervistano famiglie che non arrivano alla seconda settimana, i poveri pensionati che fanno la fila alla Caritas per il tozzo di pane, gli operai in cassa-integrazione che fanno spola da supermarket a supermarket per trovare le offerte migliori e poi comprano carne di terza scelta, alici e lasciano il pane sugli scaffali.

Il Sanfedista ride, perchè mi sembra che questo giornalismo cerchi il particolare, indugi sulla disperazione creando ansie ed insinua, strisciante, l’idea della buona vecchia statalizzazione.

Il Sanfedista ride, perchè forse gli si vuole dire che la strategia vincente è la riassunzione da parte dello Stato delle imprese, magari riprendendo i piani quinquennali? Lo dicono gli stessi che ci hanno contestato l’alta velocità (indispensabile per il trasporto), il nucleare e tanto altro, condannandoci ad un notevole ritardo rispetto agli altri paesi europei, dobbiamo ancora fidarci di queste persone?

Non se ne scappa, ridicolizziamo la parole della politica che invitano ai consumi, ma la domanda del Sanfedista è: se non si consuma, l’operaio per chi produce? Se non si consuma, se non si spinge all’ottimismo come speriamo di far ripartire il motore?

E non parlo di Berlusconi, non fu Gramsci con il suo appello all’ "ottimismo della volontà"?

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commenti: 3 Commenti su Crisi e comunismi (popup) | commenti (3)

Commenti

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#1
28 novembre 2008
 

Ma non mi starai diventando comunista?

Perchè è impossibile invitare la massa al consumo se non avviene, almeno un poco, la tanto temuta ripartizione della ricchezza.

In Italia (e non solo in Italia) c’è chi ha troppo poco e potrebbe consumare di più solo indebitandosi, e c’è chi ha troppo, e larga parte di quello che ha rimane a marcire nei conti correnti.

E allora comunismo forse no, ma un po’ di socialismo scandinavo invece di tutto questo liberismo americano forse non farebbe male.

Commento di Basilevs — 28 novembre 2008 il 10:04

#2
28 novembre 2008
 

io sto al comunismo come un diabetico sta alla torta al cioccolato.

Il paragone con i paesi nordici è molto difficile, sono realtà piccole…

Commento di Sanfedista — 28 novembre 2008 il 11:21

#3
28 novembre 2008
 

Anche gli Stati Uniti, ne converrai, sono una realtà molto diversa dalla nostra, per mentalità e dimensione, eppure nessuno si fa scrupoli (si faceva?) nello sbandierare il modello americano come panacea universale ai mali del mondo.

Commento di Basilevs — 28 novembre 2008 il 19:27

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