Vogliono abbattermi

scritto da sanfedista il 27 maggio 2012,20:57
La società americana per cui lavoro, dopo circa 4 anni presso di loro da “consulente”  in tutto e per tutto uguale a un dipendente (orari, ferie, presenza in ufficio…) mi ha chiesto, vista la riforma del lavoro e per avere maggiori cautele, di aprirmi una società così da fatturare ad essa. Altrimenti saranno costretti a non rinnovarmi la consulenza semestrale. Sto riflettenfo sul dafarsi. Questa che segue è la lettera ideale che mi sono scritto, come se parlassi con un mio amico e sarei felice un giorno magari di rileggerla a mio figlio.
 
 
 
Vogliono farmi aprire una società dopo tanti anni di precariato da consulente, per salvarsi ancora una volta, magari “disimpegnandomi un po’ dal lavoro che faccio ora, rallentando e non venendo in ufficio tutti i giorni”.
A me non piacciono queste cose, voglio fare una cosa e farla bene, metterci tutto me stesso e lavorarci con passione. In ritirata io non ci vado. Piuttosto crepo in piedi. Perchè sai cosa mi ha insegnato la vita, per quel poco che la conosco? Che ci sono 7-8 momenti cruciali in un’esistenza ed uno deve farsi trovare pronto. Il resto riempie.
Bene io credo che questo, ne sono sicuro, sia un momento cruciale. Uno di quelle situazioni in cui si vede la stoffa, in cui si pesa il tuo valore o la tua inadeguatezza. Non so quale sarà la decisione che prenderò, ogni via nasconde sempre una lama, ma qualunque essa sia sarà perchè l’avrò voluta, non perchè era il male peggiore, non perchè “altrimenti come si fa”. 
 
Mi ricordo una volta mi diedero un tema sul coraggio. Scrissi una lunga serie di parole evocative, senza punti. Volevo dimostrare che avevo coraggio nel far valere le mie convinzioni e le mie visioni e avevo il coraggio di osare. La mia professoressa mi fece notare che coraggio non è incoscienza, io le feci notare che se fossi stato incosciente avrei consegnato un foglio bianco. Presi 8, ed è una storia che ancora si racconta alla mia scuola. 
 
Sono così, spigoloso, ruvido, alle volte provocatore o temerario, mai incosciente però. So cos’è la fatica e quanto sia prezioso un lavoro. Il problema è che lo sanno anche loro. Loro non sanno però che io dormo poco, fumo e sono coraggioso. Non sanno che non mi abbattono perchè scrivo. Non mi intristiscono perchè inventerò una storia allegra da raccontarmi. Non mi incutono terrore perchè io non temo la morte e non temo l’amore e quindi non temo null’altro.  Non mi vinceranno con il timore reverenziale, perchè sono stato addestrato a stare con persone più grandi, più colte e più potenti di me. Non mi faranno sentire inadeguato o in torto, perchè conosco i miei diritti e se non li conosco li studierò fino a perdere diottrie sui fogli. Non mi trufferanno, perchè sono stato curioso una vita per non farmi truffare, cercando di capire sempre di cosa si stesse parlando, per non essere liquidato con paroloni o concetti fumosi; conosco il peso delle parole, la complessità dei concetti ed i tranelli della retorica. Non mi compreranno perchè costo troppo e tutti questi soldi, anche se volessero, non li hanno. Non mi faranno sentire solo, perchè io amo, ho sempre amato e sono circondato da persone splendenti (creTio). Loro non sanno che sono orgoglioso quando scrivo il mio nome e il mio cognome perché non l’ho mai speso per una raccomandazione o per un vantaggio. La mia firma quindi e preziosa e l’appongo solo quando voglio farlo. Loro non sanno che la psicologia inversa non funziona nemmeno più con mia nipote di 3 anni. Non sanno che non ho paura di piangere perchè per me ogni cicatrice è medaglia. Se anche quindi provassero a scassinarmi con tutti gli stratagemmi possibili fallirebbero poichè se non c’è una toppa non ci può essere un grimaldello. Perchè la vita mi appartiene e nessuno può darmi un calcio e spingermi in una direzione.
 
Io come sai non amo le cose semplici e anche questo loro non lo sanno. Però sono adattabile e conosco esattamente tutto ciò che c’è di superfluo nella mia vita. Non ho paura a rinunciarvi, perchè se il giorno non ti basta e la sera non hai luce, accendi una candela: vedrai un mondo che danza e sarai felice lo stesso. Inoltre, cambio rapidamente le mie esigenze e trovo piaceri in cose così infinitesimali che tu nemmeno puoi averne idea. Scorgo il miracolo della vita nella teoria ordinata delle formiche e potrei guardarle per ore con lo stesso divertimento che mi suscita il 3d al cinema. Potrei stare sul bus ad ascoltare i racconti perchè amo l’uomo più di ogni altra rappresentazione. Amo il vento e da qualche parte, ogni tanto v’è n’è sempre un po’, non mi serve quindi la Porsche cabrio 911 carrera 4 blu che sognavo per sentire i capelli scompigliati, così come mi piace. Potrei mangiare , poi, pane e stracchino ogni sera e comunque sarei felice e se non potessi più viaggiare,  – questa cosa mi dispiacerebbe parecchio – bene, leggerei racconti di viaggio inventando con la mente i profumi dei luoghi. Possono quindi anche cercare di affamarmi e impoverirmi, ma non priveranno il mondo del bello e non mi impediranno mai di amarlo. 
 
Tutto quello che ho di prezioso lo porto nella mia testa e nel mio cuore e dato che non è uno scrigno, perchè tutto condivido e nulla nascondo, non può essere forzato. 
Andrò avanti correndo e mi girerò solo quando sarò su, io non perderò Euridice…
 
Amico mio stai sereno che anche se il mare è in tempesta il ponte regge.

 

categoria: Tag:, , , , ,
commenti: Nessun commento su Vogliono abbattermi (popup) | commenti

Commenti

RSS feed dei commenti a questo articolo.

La URL per fare il TrackBack di questo articolo è: http://www.sanfedista.it/2012/05/27/vogliono-abbattermi/trackback/

Non ci sono ancora commenti.

Lascia un commento

Linee e paragrafi tornano a capo automaticamente, gli indirizzi e-mail non vengono mai visualizzati, codice HTML consentito: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>