In banca

scritto da sanfedista il 6 marzo 2013,23:03

Ho avuto un po’ di danari. Non mi dilungo sul quantum, basti sapere al lettore che sono una cifra che merita di essere investita. Mi reco alla mia banca, faccio per parlare, un piccolo singulto e mi rispondono “un momentoooo”. Riprendo il coraggio e insisto “vorrei avere informazioni su alcuni investimenti”.

“Ma poteva dirlo subito no? Pensavo fosse uno di quei seccatori che ogni giorno vengon qui a cercar di cavarci danari. Ma che si prendano una bella pistola e ci rapinino, sarebbe più facile in questo modo per loro ottenere contanza”.

“No, no vede io vorrei darvi dei soldi, vorrei cercare di trarre un po’ di profitto, magari guadagnando qualcosa oltre la svalutazione”

“Eh – fece il direttore scuro in volto – vediamo un po’ cosa c’è. Ah non si fidi dei promotori finanziari – urlò sollevando gli occhi dal monitor – sono una lega di tagliaborse che non offrono alcun tipo di garanzie, topastri degni della miglior Londra vittoriana”

“O della Napoli del 2007, in emergenza rifiuti”.

Silezio, nessuna risposta alla battuta. Sempre più scuro in volto, quasi stesse esaminando le lastre di un moribondo il direttore ad un tratto trasalì.

“Ecco qui quello che fa per lei! San Paolo, conto zecchino. Una grandissima novità. Orgoglio della nostra Banca, della nostra grande Banca, degna dei migliori istituti di credito della City vittoriana”

“O della Regione Bassoliniana”, aggiunsi io spericolato.

“Le spiego questa soluzione: San Paolo, conto zecchino. Ah le dico subito che non ha a che fare con lo zecchino d’oro; lo dico perché ha un irriverente gusto per la battuta”.

“Io un po’ ci speravo fosse legato all’andamento delle canzoni per bambini, o delle rendite del loculo della Maestra Venerabile Mariele Ventre”

Senza nemmeno guardarmi proseguì: “Comunque il conto Zecchino si tratta di un investimento fondiario. Nel senso che dietro la nostra filiale c’è un campo miracoloso. Io le cambio in contanti l’investimento e lei lo va’ a seppellire lì dietro. Entro 18 mesi vedrà che, scavando nuovamente, avrà un bel rendimento del 2,47%”.

Mi alzai molto lentamente dalla sedia, il direttore cominciò a ridere come uno squilibrato.

“Dove va’? Abbiamo appena iniziato a proporle i nostri investimenti – Alzava il tono di voce proporzionalmente a quanto mi allontanavo – Ci sono gli investimenti fagiolo magico, un due tre stella e il tasso schizza, non se ne vada rimanga ancora un po’…”

Guadagnai l’uscita, mica sono scemo io. Mica mi faccio fregare dalle banche. Che si sa che le banche ti fregano. Aspettai sera, attesi la chiusura della filiale, presi una pala e cominciai a scavare. Decisi di farlo da solo senza dirlo alla banca, così mi garantivo il guadagno senza pagargli la commissione. Quando feci un bel fosso ci buttai i soldi dentro e li ricoprii. Li tirerò fuori a settembre.

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