…ardimenti…

scritto da Sanfedista il 21 giugno 2008,19:09

Se scomponendo il cielo riuscissimo ad ordinarlo come libro sicuramente avremmo alcune pagine che non troverebbero spazio: le spilleremmo alla rinfusa e faremmo una strana appendice cercando di legarle tra loro in qualche modo. A quel punto il libro, quello compiuto, perderebbe il nostro interesse e sicuramente cercheremmo i misteri del cosmo tra le pagine mal spillate, non vogliamo conoscere nulla leggendo tutto di un fiato.

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oppure no?

scritto da Sanfedista il 14 giugno 2008,22:38

Roteamo come agnello nel kebab.

La prossima fetta la tagli tu tesoro?

Mi versi un campari?

Ti stanno benissimo!

Hai da accendere?

Me ne offri una?

Mi fai fare un sorso?

Chi vince?

Roteamo come agnello nel kebab.

Le frasi precedenti hanno il potere di farci saltare subito alla mente un’ immagine ben distinta. Fateci caso.

Si, lo voglio…

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I puntini sulle i

scritto da Sanfedista il ,16:10

Si diceva:"se non fossi il problema che sei, probabilmente io non ti amerei".

Puntini sulle "i".

Napol"i": sono sempre più un mostro, la mia ex continua a spendere bene il mio nome ovunque, arricchendo la realtà di cose più o meno vere. I bimbi quando passo si fanno la croce, in alcuni ambienti sono LO stronzo per antonomasia. Voto alla situazione 4.

Abitazion"i" roma: Indecisissimo, probabilmente via veneto, tres chic. Voto alla situazione 7-

Altri nomi femminili con la "i" preceduta da consonanti -ah ho scoperto che tutte le mie ex contengono la "i" nel nome- sono equamente divise tra:

"Ho paura che lui mi lasci, hai capito, cioè sono nella situazione in cui amo a mille ma credo che la cosa sia destinata a finire" . Prima ex; ed io comprensivo confessore, cerco di dare un buon consiglio affinchè la sua vita non naufraghi di nuovo. Perchè le voglio bene ed è una persona speciale. voto alla situazione 7+.

"Il mondo è sempre di più una merda, ma alla fine io sto bene, vado avanti e farò una grande strada". Voglio bene anche a questa seconda, e quindi anche se ultimamente non ci si sente molto la penso spesso. voto  alla situazione 7.

"TI ODIO, sei una merda e dovresti portarmi la luna impacchettata in lamine di platino per quello che mi hai fatto". Voto, vedi il primo, le situazioni sono le medesime.

Svanita nel nulla. Allo stato attuale non riscontriamo novità in tal senso, c’è chi asserisce di averla vista in alta uniforme proprio accanto a Bush, chi dice che sia l’amante di Alemanno…insomma brancoliamo in un confuso buio. Voto alla situazione 3.

E qui si chiude la parte dei punti sulle "i". Ripeto non avevo mai fatto caso che il nome di tutte le mie ex contenesse una "i", bizzarria della vita alla quale concedo un bel 8.

Chi mi dice: "tu non lasci, aggiungi!" è davvero fuori strada.

Apriamo il capitolo "ex ragazze future che contengono nel nome la lettera "i"."

Ve ne sono 2.

Prima, diversa dai miei canoni estetici (bionda e con occhi chiari), è spudorata. Io mi disinteresso assolutamente, e va bene così. Voto 6 pieno.

Seconda pugliese bruna. Carina molto, ma chi ha tempo e voglia? Io non ancora. voto 6 pieno.

Insomma inizio ad avere un agenda potenzialmente piena di galanti appuntamenti, ma perchè interrompere le beatitudini? voto all’agenda potenzialmente  piena 9.

Per il resto?

Per il resto sto diventando punto di riferimento di moltissimi colleghi in poco tempo. Il carisma non si compra a porta portese, really tres chic.

Ok, ok, aggiorno poco il blog, signori, non ho il computer!!! Quindi lo aggiorno appena posso.

Frase conclusiva:

"Ricordati che quando peschi servono vermi e canne, non champagne e rolex". Anche se nel mio mondo perfetto un sarago dovrebbe saltare sullo yacht solo vedendo sfavillare il Daytona…cinicissimo, davvero.

La mia felicità è che alla fine le donne sono molto meno superficiali di quanto si pensi, e sono, infondo, straordinari orologi che battono i secondi che ti separano dal prossimo lasso di serenità.

Inventare scuse.

scritto da Sanfedista il 7 giugno 2008,14:33

Le scuse andrebbero selezionate accuratamente. Non sono trasversali, cioè dovremmo cercare di inventare scuse curandoci di chi abbiamo innanzi. Magari una scusa che ha un fantastico successo con qualcuno, pare ridicola per qualcun altro.

Io penso di essere un buon "liquidatore" con scuse varie e di varia natura; ho affinato la mia tecnica in anni di frequentazione con il più bel genere di essere: le donne. Ho inventato scuse perchè la banalità della verità è drammaticamente più semplice di qualsiasi scusa ed io, adorando i percorsi tortuosi, rifuggo dalla verità. Non è stato sempre così, alle volte il mio cinismo mi ha imposto la verità, anche perchè non v’è nulla di più ridicolo dei sentimenti di chi non si ama più e la ridicolaggine mi impone l’essenziale quanto dolorosa verità.

Sono stato anche soggetto passivo (per così dire) di scuse, non troppo spesso, ad essere sinceri, ma quando è successo poche volte ci sono cascato, poichè quando hai a che fare con un cultore della materia devi quantomeno padroneggiare sapientemente l’argomento.

Mi divertiva proporvi oggi un piccolo campionario, per nulla esaustivo, di scuse per mollare qualcuno:

  • E’ un periodo di confusione. (la classica)
  • Non riesco a dare molto in quel senso. (la classica 2)
  • Ho bisogno del mio tempo. (la classica 3)
  • Mi sono reso conto che il tuo amore è maggiore del mio. (la tracotante)
  • Lo faccio prima che lo faccia tu. (la preventiva)
  • Stiamo correndo troppo. (la olimpionica)
  • Sei perfetto e meriti di più. (lo hai capito, finalmente)
  • Andando avanti rovineremmo tutto. (la conservativa)
  • Non sentiamoci per un po’, ti chiamo io. (l’economica)
  • Devo valutare le cose. (l’introspettiva)
  • Non sono preparato. (la scolastica)
  • Funzioniamo meglio come amici. (la scientifica)
  • Ho intenzione di entrare in seminario. (la mistica)
  • MUTISMO GENERALE, per essere mollati. (la confortevole)
  • Siamo diversi, non che io sia meglio. (la cerchiobottista)
  • Fa più male a me. (la delirante)
  • Ho troppo impegni ora. (la manageriale)

Insomma un gran bel campionario, al quale andrebbero aggiunte molte altre. In realtà il 90% di esse nasconde un’insidia: la assoluta falsità.

Posso affermare con buona sicurezza che dietro le precedenti scuse al 50% si cela la presenza di un altro/a, al 20% una irreversibile incompatibilità, al 10% una crisi esistenziale, al 5% la presenza di altri, e il rimanente 5% è reale.

Consiglio finale: se c’è un altro dirlo, saremo duri, forse cinici ma è il modo migliore per liberarsi di una persona salvandoci dall’odio a lungo termine che potremmo generare. Negli altri casi, andate avanti pure così, alla fine generare confusione può spesso tornare utile.

Segue una foto che riassume il concetto di confusione con la sensazione di inculata per essere stati mollati.

…jongleur…

scritto da Sanfedista il 27 maggio 2008,00:25

Chi sa un po’ di francese avrà capito di cosa si parla.

Tralasciando le retoriche di poca misura sulla maschera, sul trucco, sull’illusione, sulla cera che infondo non nasconde ma esalta. Mi concentro ora sulla follia e quanto essa infondo sia servile.

Si perchè se noi siamo caricatura della vita, se ci chiediamo troppo spesso troppe cose e fatichiamo a trarne risposte soddisfacenti è altresì vero che al termine di tutto la luna scorre comunque e porta chiarezza anche dove non guardiamo. Ed allora il nostro compito forse è cercare di non dare criterio alla follia, di trovare il cuore e asservirlo alla nostra convenienza.

La follia è servile perchè ci torna utile quando ne abbiamo bisogno, perchè la follia ci rincuora molto di più di quanto la sapienza ci consola.

Io infondo ho vissuto una vita discretamente articolata. Ho amato drammaticamente, ho tradito, ho sofferto e me ne sono compiaciuto, ho posseduto menti e persone, ho sconvolto corpi e abbattuto sicurezze, le mie incluse. Ho scommesso varie volte e quasi sempre ho vinto. Mi sono alzato spesso dal tavolo con più di quanto mi fossi seduto, quasi sempre riflettendoci.

Marc Chagall, Le Jongleur, 1943.

La cosa che non mi torna mai è quanto in realtà io abbia avuto potere sulle mie scelte. Riflettendoci ho sempre preso il primo premio con il minimo della puntata e più premevo affinchè le possibilità di vittoria aumentassero meno ho raccolto.

Credo sia una sorta di caratteristica costante della mia vita. Il meno impegno ha sempre pagato meglio. Ed è questo che mi sconvolge stasera. Il mio impegno non paga quasi mai. Ed allora davvero credo che la burla sia il modo migliore di intendere la mia vita.

E se queste parole paiono dettate da un momento confuso, in realtà mi viene da pensare che portino la saggezza della follia consolatoria e quindi rechino con se la massima verità.

Quando ho pensato di fare errori, di lasciar correre, il conto è stato davvero benevolo. Certo avrò leso qualcuno, la cosa non è secondaria, ma perlomeno ho salvaguardato me stesso. Se quindi, in amore, mi incaponisco nella rettitudine più costante non faccio feriti ma perdo le battaglie.

Ecco perchè potrei scomodare il termine maledizione, poichè io in assoluto sono destinato alla vittoria solo a scapito di qualcuno, non riesco mai a vincere con qualcuno. Vinco, lo faccio quasi sempre, ma le perdite sono sempre elevatissime. Senza sangue, senza lesioni io alla fine perdo. 

Quando vinco mi ritrovo soddisfatto ma un po’ crudele.

Sì perchè riflettendo la maledizione è propio questo, ottenere qualcosa scendendo a patti.

La follia allora servile si veste di nuovo con il suo abito sgargiantissimo ed appare sulla scena a reclamare la libbra di carne o a tendere un fiore al pubblico, ed io la assecondo e mi trovo nuovamente tra i vincitori, ma a quel punto non guardo indietro, mai, troverei la logica di tutto ma la contropartita sarebbe la conoscenza, ed a me questo non interessa, poichè conosco la mia maledizone e forse finirei per non cadere in piedi come sempre.

Queste poche parole di stasera ovviamente hanno un destinatario, no, non sono io, ovviamente.

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la vita è bizzarra.

scritto da Sanfedista il 26 maggio 2008,18:26

Se me lo avessero detto io non ci avrei mai pensato. Non lo dico come si dice per circostanza.

Io credevo che le cose piano piano tendessero al meglio, credevo che la vicinanza avrebbe reso noi un po’ più forti, che i nostri caratteri si sarebbero cercati un po’ di più, ed avessimo costruito un giorno fatto di piccole abitudini, di piccoli riti.

Ti ho conosciuta, e mi sei piaciuta, ed ho la tracotanza di pensare che fossi l’uomo adatto a te, perchè con un po’ di cinismo ed un po’ di ironia parlavo al futuro e energicamente vivevo quello che provavo.

Io non ho storicamente rimpianti, stupori si, e credo che sia una peccato non avermi conosciuto meglio.

Bene, il cinismo evidentemente paga.

Quando si è senza parole bisogna tacere.

"Una finta sul ring".

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consiglio del giorno.

scritto da Sanfedista il 16 maggio 2008,10:09
Non tornare mai dove si è stati felici.
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Oscar Wilde, il mio cenacolo ideale pt. XI

scritto da Sanfedista il 18 marzo 2008,13:25

1854-1900, artista, dandy, decandente.

"Nessun gentiluomo fa mai ginnastica"

"E’ una cosa terribile per un uomo scoprire improvvisamente che per tutta la vita egli non ha detto altro che la verità"

"Tutte le donne diventano come le loro madri. Questa è la loro tragedia. Gli uomini no. E questa è la loro tragedia"

"Nel caso di donne molto affascinanti, il sesso è una sfida, non una difesa"

"C’è sempre qualcosa di ridicolo nei sentimenti di chi non si ama più"

"Stupisco sempre me stesso. E’ l’unica cosa che renda la vita degna di essere vissuta"

"Almeno una volta nella vita ogni uomo cammina con Cristo verso Emmaus"

 

 

Aggiungo solo che era alto circa un metro e novanta, tutte le parole mi si seccano come tralci tagliati.

Tremano le pagine.

scritto da Sanfedista il 27 febbraio 2008,14:37

Ci sono sempliecemente momenti in cui i bilanci tornano e ti rendi conto che forse i conti non erano poi così corretti.

Ricordiamoci sempre che prima o poi la vita torna al suo equilibrio, si paga sempre quello che si fa, tutto torna per un redde rationem burlesco e forse paradossale.

La stilla della vita è filamento che avvolge ed induce al fluttuare…

I conti ci sono Signori miei, e ora qualcuno tirerà la sua carta di credito e salderà.

Apro il portafogli trovo la carta ma anche tanti crediti, quelli li starà pagando qualcun’altro, aspetto il bonifico.

e respiro, respiro forte…

parole a caso…

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Bacio

scritto da Sanfedista il 22 febbraio 2008,16:36

…Il bacio è una dimostrazione di complicità, non una promessa di fedeltà…

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