Un governo di tecnici

scritto da Sanfedista il 1 luglio 2010,23:45
Proporrei per il bene del paese un governo così composto:

QUADRUMVIRATO: Piero Angela (Primus inter pares), Danilo Mainardi, Paco Lanciano e il prof.Cannella.

Ministro Degli Interni: Frank Di Maio

Ministro della Giustizia: Rita Dalla Chiesa

Ministro delle Attività Produttive: Giovanni Rana

Ministro Dell'Agricoltura: Luca Sardella e Janira

Ministro degli Esteri: L'Arco di Costantino in Roma

Ministro del Bilancio: Toto Naldi

Ministro per la deregulation: Scoto Eriugena

Ministro per l'abbandono dei cani: Lee Van Cleef

Ministro per i beni culturali: il ministero seguirà semplicemente la programmazione di Porta a Porta Estate e TG2 Costume e Società …E state con noi…

Ministro per le infrastrutture: Gino Strada

Ministro della Salute: Philip Morris

Ministro delle politiche giovanili e sociali: interim quadrumvirato

Ministero della Difesa: Pietro Beretta e una cordata di imprenditori tra cui Danone

Ministro per stalking: Tele 2

Ministro dell'innovazione tecnologica: 892424

Ministro pari opportunità: Cloris la Zingara, adeguatamente resa handiccappata

Ministro Jolly: Jocelyn Hattab







Il contadino, il suonatore, il soldato, il mugnaio e il larice

scritto da Sanfedista il 10 maggio 2010,22:41
Ai piedi di un castello diroccato stava un podere, un contadino dopo una dura giornata s’appoggiava, nell’imbrunire estivo, sotto un larice ed osservando il lavoro fatto si diceva “ che buon compito che ho svolto, la zolla spaccata ora pare respirare, i solchi così regolari paiono retti come l’orizzonte. Se solo ci fosse un po’di pioggia la polvere s’acquieterebbe e potrei seminare il grano”.
Nel mentre passava un vecchio zampognaro che affaticato portava con sè una cornamusa sgonfia “quell’impudente del mugnaio – ripeteva lo zampognaro tra sé e sé – mi ha bucato la zampogna ed il fiato non riempie l’otre e l’ancia non vibra più; mugnaio che tu sia maledetto, la pioggia deve mancare per così tanto tempo che il fiume si secchi ed il mulino si fermi. Il tuo grano non macinato sarà divorato dai topi e tu ne avrai solo miseria”.
Dicendo così il vecchio s’avviava verso la salita.
 
Un soldato fermo al quadrivio sopra la collina assistendo a tutto l’evento si parò davanti al vecchio zampognaro interrompendone il cammino e sguainata la spada lo fissò negli occhi e disse “vecchio non meriti di aver vissuto gli anni che hai. Sei un ingrato e un malvagio. Auguri secchezza del cielo per una tua rabbia e non porti riguardo alcuno a chi lavora con sforzo e desidera pioggia. Il contadino con la pioggia pianterà il grano che il mugnaio macinerà e che sfamerà tutti noi. Sei un meschino, non conosci il lavoro perché della tua vita hai solo fatto musica”. Detto questo affondò la lama nel petto del vecchio che senza nemmeno avere il tempo di fiatare morì.
Il soldato certo di aver fatto giustizia andò in chiesa, trovò l’assoluzione, e si riunì all’esercito in partenza.
 
Fattosi il silenzio il larice con il vento tra i rami incominciò a pensare “ah se il soldato avesse lasciato parlare il vecchio prima di ucciderlo avrebbe ben saputo che il vecchio era stato per tutta la vita contadino ed ora in miseria aveva offerto la sua zampogna, unica sua compagna,  al mugnaio in cambio di un po’ di farina, ma il mugnaio non conoscendo il valore delle cose, l’aveva scacciato deridendolo e rompendogli lo strumento. Se il soldato fosse stato più sapiente avrebbe, poi, ben saputo che il grano non si semina d’estate e che il contadino è solo un folle, reso pazzo dal furto dei suoi sacchi di grano di notte ad opera del mugnaio”.
 
Il soldato in guerra ebbe grande onore e divenuto generale vinse molte battaglie, assoggettò numerosi popoli ed oggi le sue statue riempiono il mondo. Il mugnaio con le piogge che il cielo mandò abbondantissime macinò tutto il grano ed ebbe una vita ricca e beata. Il contadino perso tutto il senno girovagò e trovando un giorno una cornamusa rotta decise di ripararla uccidendo l’ultima pecora che aveva e suonando tutta l’estate attese il suo ultimo inverno, cogliendo così il reale valore delle cose.
 
La pazienza non sempre è la valutazione che porta i maggiori benefici per sé. Il cielo non sempre è giusto. L’amore per l’arte non salva dalla stupidità delle scelte. La conoscenza non è mai troppa e se ti compiace nel ragionamento ti può allo stesso modo tradire, perché se è vero che il grano, che muta queste parole in morale, non si semina d’estate è altresì vero che i larici non crescono dove cresce il grano, ma su alti monti irti, dove contadini, soldati e suonatori paiono solo puntini e dove il cielo, seppur più prossimo, comunque non è più benevolo con chi gli sta sotto.



Per 36E una delle spese più stupide della mia vita.

scritto da Sanfedista il 3 marzo 2010,19:48

Per 36,58 euro ho appena comprato:

  1. Confezione Fruttolo MaxiDuo doppio gusto, fragola e vaniglia
  2. Confezione Fruttolo MaxiDuo doppio gusto, fragola e vaniglia (non sia mai)
  3. Gran Pavesi Pomodoro e Formaggio
  4. Kinder Bueno Latte e Nocciole confezione da 3
  5. Nachos Tortilla Chips "Casa Fiesta" Salted Natural
  6. Uncle Ben's Mexican Salsa Piccante
  7. Uncle Ben's Mexican Salsa Formaggio
  8. Rio Mare Insalatissime Messicana (olè)
  9. Biscotti Barilla Mulino Bianco "Macine"
  10. Cioccolato Novi, Nocciolato Classico
  11. Kellog Extra Cioccolato Fondente e Nocciole
  12. Una bottiglia di Rocchetta
  13. Un litro di Latte
Sono evidentemente allo sbando, eppure non sono nuovo a queste imprese, però è la prima volta che tra tutta  questa roba non ci piazzo, che ne so, il sale, la pasta, il pane…
Eppure sono quasi sicuro che c'è una logica in tutto questo, che tutti questi prodotti siano ricollegabili a qualche mio stato mentale, sarà che Gianfranco, l'economo della casa, manca e con lui mancano le fettine scroccarelle, sarà che la femmina ormai non mi consiglia più nemmeno  se prendere le sottilette classiche, fila e fondi, ripiene o light che l'altra volta le presi tutte…giuro…ma mi sento davvero allo sbando.

Ah, le sigarette non le ho prese solo perchè ne ho due pacchetti, non so nemmeno come.



Una tragedia moderna, la carta igienica

scritto da Sanfedista il 17 febbraio 2010,23:15
Sono affaticato, stanco, sudato, sono ora tornato da da una corsa di circa 4 ore. Cioè, vi racconto, ero in bagno stavo cambiando la carta igienica quando mi scivola di mano. Ma non era un rotolone regina? Cioè l’ho inseguito per chilometri.



Avete presente?

scritto da Sanfedista il 16 febbraio 2010,20:17

Sono i monsoni
Ma quali monsoni? Siamo a Roma, è il cattivo tempo.
No, sono i monsoni.
Ma che siamo in Bangladesh?
Io non so dove sia questo posto, ma sono i monsoni. Franco! Bel cagnolino -con idiota voce dolce – bel cagnolino, paffutello, paffutello tenerello.
Signore ma quel cane è morto ed è in avanzato stato di decomposizione.
Ma non dica sciocchezze, Franco è un bel cagnolone forte!
Ma c’è un verme che si sta cibando avidamente del suo occhio, puzza pure.
No non puzza è che è vecchio e non tiene più i gas, è il suo modo per salutare la vita.
La vita l’ha già salutata ed i gas sono quelli della putrefazione e quelli non li tieni.
Comunque sono i monsoni, ma lei non è di Roma?
No, effettivamente sono di Napoli.
Ah, Napoli la città della malavita.
Il suo cane è morto e non potrà fare nulla per riportarlo in vita. Nulla.
E lei è un criminale?
Non ancora.
Mio figlio ha il posto fisso, è medico e guadagna molti soldi.
Neanche il figlio innaturale di Esculapio ed Ippocrate riporteranno in vita Franco, lo sa vero?
Mio figlio è anche socialista ma ha la porsche.
Effettivamente ora che guardo bene il suo povero cagnolino è martoriato da segni di pneumatici, ma di quelli grossi da 18′.
Io ho fatto il partigiano. Sparavo i fascisti di Salò.
Franco bel cagnolone! Bel cagnolone!
Ma allora vede che è vivo?
No è morto.
Sa Franco è l’unico mio amico da quando mi hanno rotto la fisarmonica. Mi tiene compagnia e mi difende dai Rumeni.
Italianu bastardu figlio di putana, voi sempre parlare di rumeni, suo cane morto.
Vede che lo dice anche il rumeno che il cane è morto?
Mentono, sono ladri e bugiardi come i napoletani. Una volta, quando ero vigile urbano, facevamo a gara a chi multava più macchine targate NA. Ora non ci vedo più bene altrimenti continuerei a rigarle. Franco, Franco ma perchè non rispondi? Franco, caro, caro, bello. Hai il nasone bagnato!
No è lei che sta accarezzando un muscolo, in quella parte la pelle è andata, non è un nasone bagnato, è un muscolo umidiccio.
Andiamo Franco, è arrivato il bus.

Oh Dio Santo, non so come sia potuto succedere, è sbucato all’improvviso e non sono riuscito a frenare il pullmann. Oddio che tragedia mi sento male, povero vecchio.

Una voce tra la folla intanto: Ma il cane è vivo! Salviamo almeno lui.
Sì è vivo, bel cagnolone – fece una signora avvicinandosi-
Si chiama Franco – interruppi io – ed è morto, ma già da un po’.
Ma non dica sciocchezze è vivo, si vede benissimo.
Si è vivo, maledetti monsoni che bagnano le strade e allungano i tempi di frenata.
Ma che dice è il cattivo tempo siamo a Roma, mica siamo in Bangladesh.

Mi accendo una sigaretta.




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Il giorno della memoria e i problemi sui bus

scritto da Sanfedista il 27 gennaio 2010,11:48
Il giorno della memoria deve essere un’occasione di riflessione non solo sui problemi delle minoranze, ma anche sui problemi delle maggioranze.

Credo che questo sia il giorno giusto per parlare dei trasporti pubblici e del maleodore emesso dagli extracomunitari. Essi per evidente mancanza di lavanda e/o ristrettezze economiche tali da non poter fruire di acqua saponata, infestano con i loro umori gassosi i mezzi pubblici.

Noi si va al lavoro, si scende presto la mattina e si paga l’abbonamento. Gli extracomunitari salendo sui bus e sulle metro, spesso senza vidimare alcun titolo di viaggio, rovinano a tutti noi il buongiorno. Usciamo di casa con il sapore del cornetto, saliamo sul bus e sentiamo ben altri aromi.

Altro che Kimbo sudamerica o profumi d’oriente. Questi maleodorano forte e con diverse profumazioni. Si va dalla birraccia del rumeno, al sudore tandori dell’indiano o all’alito cipollatissimo del negro africano, che poi dico già non mangiate, quando mangiate, mangiate solo cipolla, allora fa bene il buon Dio a mandarvi le carestie.

Altro che camere a gas, non bisogna andare ad Auswitz (o come cazzo si scrive), basta prendere il tram…

Infine ho una proposta che vorrei presentare proprio in questo giorno: posti separati per italiani ed extracomunitari, magari con ingressi differenti e areazioni più efficaci.

Firmato

Un Liberal




p.s.

A chi non fosse chiaro il testo succitato è evidentemente satirico, nel senso sbeffeggiatorio nei confronti di chi davvero potrebbe pensare queste cose, tipo l’elettore medio della ###A, mi riferisco ad un partito del nord. La foto non è in alcun modo collegata al testo, non so nemmeno chi sia…


Buon Natale.

scritto da Sanfedista il 23 dicembre 2009,09:33

…l’unico periodo dell’anno in cui i buoni sono più buoni ed i cattivi meno buoni…è un periodo d’oro per i cattivi che possono essere ancora più turpi ma a metà prezzo, per così dire…
Buon Natale…

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Un pazzo

scritto da Sanfedista il 15 novembre 2009,21:27

Non riesco proprio ad avere un viaggio in treno normale.

"Vuole che l’aiuti con la valigia?"
"No grazie, faccio da solo".
"Ne è proprio sicuro?".
"Certo, la ringrazio ma è leggera e faccio da solo".

Intanto salgono altre persone e lui continua ad offrire il suo aiuto. Penso ad un boyscout fuori tempo massimo, magari un qualche veterano dello scoutismo, uno di quelli che prese nel cervello una scheggia di olmo nella tragedia del campo scout "Varegotti ’79". S’acquieta. Il tempo trascorre ed il treno accelera. Lo vedo che fissa sorridente la sua immagine nel finestrino che il buio a mutato a specchio. Leggo il mio libro.

"Vuole vedere il mio biglietto?"
"Certo!" faccio io pregustando una qualche assurdità.
"Eccolo, è tutto in regola. Il mio è un biglietto valido. Non bisogna obliterarlo questo. Ora che arriva il controllore non avrò nulla da temere, chissà quando arriva".
"Bene, mi sembra che lei abbia pieno diritto di sedere su questo treno in questo posto".
"Certo, il biglietto è per Roma ed io non avrò nulla da temere quando arriverà il controllore".
"No, non avrà nulla da temere, è in una posizione di diritto inoppugnabile, nessuno potrebbe eccepirle nulla".

Il treno continua instancabile, vedo il controllore arrivare, lui seduto accanto a me prepara il suo biglietto, ormai stropicciato da tante attenzioni. Lo porge trionfante. Io do il codice di prenotazione, faccio i biglietti on line.

"Ha visto? Il controllore non ha detto nulla"
"Ho visto, complimenti una procedura andata a buon fine!"
"Lei dove scende?"
"A Roma, lei anche mi pare, no?"
"Esatto! Vado a stare da mio cugino che è un pezzo grosso nel settore del vivaismo, coltiva tutti i tipi di piante". Io penso che la lezione dell’olmo non gli sia servita a nulla, perde il pelo… Continua a dedicarsi alle piante, tipo arborea sindrome di Stoccolma, o del genere tieniti vicini gli amici ma tieniti ancora più vicini i nemici. Sorrido.
Il treno arriva in stazione e io mi crocifiggo per la mia pigrizia, avrei potuto sfruttare meglio quest’occasione.

"Allora arrivederci"
"Arrivederci a lei e buona fortuna per il lavoro"
"Si dice in bocca a lupo"
"In bocca al lupo, allora"
"Viva il lupo!"

Maledetti scout.


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Solite cose

scritto da Sanfedista il 30 settembre 2009,22:20

Le persone che dicono: "Quando c’è da scherzare io sono il primo a scherzare, ora però dobbiamo essere seri". Sono persone che, fidatevi, non scherzano mai, sono le più serie, fateci caso.







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Outing, si dice così?

scritto da Sanfedista il 25 settembre 2009,11:56

Sto scoppiando, proprio non reggo più. Apro il blog e vorrei scriverlo ma poi mi dico:"Ma scherzi? Non sono cose che si scrivono sul blog". Eppure io davvero avrei bisogno di metterle on line. Mi sento davvero imbarazzato per quello che sto per scrivere, e già me ne vergogno. Mi sto abbandonando ai più bassi istinti, nessun dandy ne parlerebbe mai…nessuno. Ma io devo liberarmi…ed allora lo sussurro a bassa voce: ssc napoli perchè mi fai soffrire così tanto? che male ti ho fatto io? eppure ti sono sempre fedele. Eppure mi sono esaltato per la campagna acquisti estiva ed ho comprato ben 2 abbonamenti per vederti, nelle 2 case in cui mi divido: uno a mediaset premium ed uno a sky, Napoli perchè non vinci? Perchè permetti che il mio dirimpettaio barese mi prenda in giro in maniera così clamorosa? Vedi io razionalizzo ma poi alla fine mi innamoro di te ogni domenica, rendendomi ridicolo e facendomi coglionare ogni volta che si perde. Mio amore, amore mio non corrisposto. Ah già mi sento meglio…



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